Perse la vita dopo la correzione di un alluce valgo, chiesta la condanna per tre medici
Come riportato oggi dall’Ansa, la Procura ha chiesto la condanna per tutti e tre i medici imputati a Bologna, davanti al giudice Nadia Buttelli, per l”omicidio colposo di Mirella Bonatti, 75 anni, operata per correzione di alluce valgo il 2 febbraio 2016 nella clinica privata accredita «Nigrisoli» e morta a Imola il 20 luglio, per una sepsi seguita a un’infezione. Le pene chieste al termine della requisitoria dell’accusa vanno da un anno e quattro mesi a un anno e otto mesi. Il 29 aprile è prevista la sentenza.
Ai medici, difesi dagli avvocati Alberto Santoli, Carlo Federico Strozzi e Stefano Molinari è contestato a vario titolo di non aver considerato i fattori di rischio che consigliavano di rinviare l”operazione, peraltro di non certa utilità terapeutica. Secondo l’accusa non fu prescritta una profilassi, né dopo l”operazione antibiotici e approfondimenti, nonostante la presenza di alcuni elementi clinicamente significativi dell’infezione. Marito e figlia della vittima sono difesi dall’avvocato Patrizio Orlandi, parte civile. Nella sua arringa l’avvocato Orlandi ha stigmatizzato la scelta di far operare la donna, in mancanza di necessità e di valutazioni radiologiche, come emerso dall”istruttoria dibattimentale. Presente solo una foto da cui non si vedeva il grado di gravità della deviazione dell”alluce. Per questo motivo, per la difesa di parte civile, c’è stata una grave negligenza ed imprudenza nel decidere l”operazione, oltre ad una scelta terapeutica sbagliata e inutile, a fronte di un rischio infettivo elevato per una serie di patologie, che non era necessario correre. (r.cr.)