Imola ricorda la Liberazione del 14 aprile 1945, il sindaco Panieri: «Giornata importante per la città»
Imola oggi ha celebrato il 76° anniversario della Liberazione della città, avvenuta il 14 aprile 1945. Sono stati tre i momenti che hanno caratterizzato la giornata, con eventi organizzati dal Comune, insieme all’Anpi ed alle scuole. «Questa è una giornata molto importante per Imola, Città medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. E’ l’occasione per uno sguardo attento e consapevole al passato, che sia da monito affinché non risultino vani i sacrifici delle tante donne e dei tanti uomini che hanno lottato e anche pagato con la propria vita per dare a noi la libertà di cui oggi godiamo. Il dover celebrare le cerimonie in forma molto ristretta non impedisce, attraverso le dirette Facebook, di entrare in contatto con le persone, grazie anche al lavoro degli studenti protagonisti, insieme ai propri docenti, del progetto “Quando un posto diventa un luogo”, che vede i giovani raccogliere il testimone di una nuova consapevolezza storica» sottolinea Marco Panieri, sindaco di Imola.
Il primo si è svolto al mattino, ed ha visto una performance di danza ed una di musica, organizzate all’interno del progetto «Quando un posto diventa un luogo», sostenuto dal Comune di Imola, assessorati alla Scuola ed alla Cultura, e andate in scena al palasport, con le classi 5B e 5F del Liceo delle Scienze Umane “Alessandro da Imola” grazie alla prof.ssa Alessandra Scardovi e le performance di danza di Alessandra Scardovi, Margherita Randi e Gaia Andalò, ed alla piscina comunale dove si è svolto Monumento al tempo libero con la performance di Michela Podera al flauto, in collaborazione con l’Accademia del Flauto della Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”.
Il secondo momento, invece, ha visto la deposizione di una corona da parte del sindaco Panieri con il presidente Anpi Salieri, ai vari monumenti dei luoghi simbolo della liberazione della città. Nel quartiere Pedagna (incrocio vie Puccini-Baruzzi), con la deposizione, da parte del primo cittadino, di una corona alla lapide a ricordo dei caduti e del contributo alla liberazione del territorio imolese del Gruppo combattimento Friuli. Poi a seguire, in via F.lli Rosselli, di fronte alla statua di Arman, il sindaco ha deposto una corona alla lapide a ricordo dei caduti e del contributo alla liberazione del territorio imolese della Brigata ebraica (a cui Bacchilega Editore ha dedicato un libro). Infine, nel Giardino Generale Anders (area verde di via Coraglia), Panieri ha deposto una corona al Monumento II Corpo d’Armata polacco e un mazzo di fiori al monumento dell’Orso Wojtek.
Infine, alle ore 17, ora in cui la città fu ufficialmente liberata, al suono a festa del campanone del palazzo comunale, si sono ritrovate in piazza Matteotti, davanti al municipio, le autorità cittadine, a partire dal sindaco Marco Panieri, dal presidente del Consiglio Comunale, Roberto Visani, dal vice sindaco Fabrizio Castellari, dall’assessora all’Ambiente Elisa Spada, dall’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi, dal presidente dell’Anpi Imola, Gabrio Salieri e dai vertici delle forze dell’ordine cittadine. (r.cr.)
Nella foto: il sindaco Panieri davanti alla lapide dedicata alla Brigata Ebraica