La pandemia diventa opportunità per nuovi medici, infermieri e Oss. La situazione all’Ausl di Imola
La pandemia ha costretto ad incrementare rapidamente il personale della sanità. In Emilia Romagna dall’inizio dell’emergenza sono stati reclutati 1.499 medici, 4.598 infermieri, 1.715 operatori socio- sanitari (oss) e altre 1.022 figure professionali.
L’Ausl di Imola ha assunto 19 medici, 111 infermieri e 58 oss. Per altri versi potremmo dire che le esigenze straordinarie e urgenti dell’emergenza nazionale hanno permesso a Regione ed Aziende sanitarie di andare oltre i vincoli di spesa, contratti e procedure esistenti. Per finire con l’apertura agli specializzandi, sin dal primo anno, per potenziare il piano di vaccinazione anti-Covid. A Imola sono già in essere otto contratti con altrettanti specializzandi, altri due sono in fase di definizione; la durata è di un mese rinnovabile, per 12 ore alla settimana, così nel resto del tempo possono proseguire la formazione scelta; i costi sono a carico della Regione o di finanziamenti nazionali, in ogni caso non ricadranno sulle Ausl.
Per molti giovani, quindi, tutto questo si è tramutato in un’opportunità, eccezionale e drammatica, impegnativa ma gratificante. Anche sul fronte della formazione: l’Emilia Romagna ha investito altri 2 milioni di euro che hanno permesso di attivare per i medici 1.464 contratti di formazione specialistica con- tro i 931 dello scorso anno. (l.a.)
Approfondimenti e le storie dei giovani imolesi Denise Bertini e Alessandro Casolini su «sabato sera» dell’8 aprile.