Nuoto, Ilaria Bianchi dopo il Covid verso gli Assoluti: «Tokyo ancora lontana, punto agli Europei»
Nicolò Martinenghi, Gregorio Paltrinieri, Margherita Panziera, Simona Quadarella, Thomas Ceccon, Benedetta Pilato: sono questi i 6 atleti già sicuri di far parte della spedizione azzurra ai Giochi Olimpici di Tokyo, a cui vanno aggiunti Federico Burdisso, Martina Rita Caramignoli, Gabriele Detti, Marco De Tullio e Federica Pellegrini, individuati dal direttore tecnico Butini come meritevoli di convocazione. Ora non resta che aspettare i campionati Assoluti primaverili, di scena dal 31 marzo al 3 aprile allo Stadio del Nuoto di Riccione, per capire se qualcun altro si guadagnerà la convocazione.
Noi, ovviamente, faremo il tifo per tutti gli atleti dell’Imolanuoto e per Ilaria Bianchi, a caccia della sua quarta Olimpiade. La farfalla castellana dovrà superare se stessa e la rivale di sempre, Elena Di Liddo, dopo un periodo piuttosto complesso a causa del Covid, contratto al termine degli Assoluti invernali e che l’ha molto debilitata nei mesi seguenti. «Mi sono resa conto che le ragazze che hanno preso il virus assieme a me non hanno avuto tutti i postumi che ho avuto io – ammette la 31enne dell’Azzurra ’91 -. Ci ho messo un paio di mesi a riprendere un regime accettabile di allenamento. Per fortuna, comunque, sono riuscita sempre ad allenarmi, anche se le gare restano un’incognita».
L’obiettivo è la qualificazione per Tokyo?
«Per ottenere il pass olimpico bisogna scendere sotto il 57”5, ora la vedo un po’ difficile. In allenamento sto andando forte, faccio tempi di alto livello, però devo capire se in gara riuscirò a rendere nello stesso modo. Vediamo, per ora punto a qualificarmi per gli Europei, in programma a Budapest tra il 17 e il 23 maggio. Servirà un crono attorno al 58”2, decisamente più alla portata, anche se non scontato». (an.cas.)
L’intervista su «sabato sera» del 25 marzo.
Nella foto: due immagini di Ilaria Bianchi, a riposo e sott’acqua