Niente congedo Covid per chi lavora da casa, ecco tutte le novità per le famiglie
I tanto attesi congedi straordinari per i lavoratori con figli a casa in Dad sono stati approvati dal Governo. Il decreto legge 30, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 marzo scorso, contiene le misure economiche che dovrebbero aiutare i genitori a far fronte alle conseguenze derivanti dalla sospensione dell’attività didattica, dalla malattia Covid o dalla quarantena dei figli. Il decreto verte attorno a tre misure: la possibilità per il lavoratore di ricorrere allo smart working oppure, in alternativa, al congedo Covid e al bonus baby sitting.
La norma è in vigore dal 13 marzo e sarà efficace fino al 30 giugno. Michele Suzzi, consulente del lavoro dell’Osservatorio professionale imolese (Opi), ci spiega le novità. Ad esempio, il congedo per Covid può essere riconosciuto solamente a un genitore alla volta e a condizione che il lavoro non possa essere svolto in modalità agile. Il congedo in questione è retribuito dall’Inps (con anticipo in busta paga da parte del datore di lavoro) solamente per i figli minori di 14 anni, con un importo pari al 50% della retribuzione media giornaliera calcolata ai fini della maternità (senza l’incidenza dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità) e con diritto alla contribuzione figurativa. (r.cr.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 25 marzo.