Bio-on azienda «di interesse nazionale», la risposta del ministero dello Sviluppo economico
Sulla vicenda Bio-on è arrivata una prima risposta ufficiale dal ministero dello Sviluppo economico, in merito alla possibilità di convertire lo stabilimento di Castel San Pietro alla produzione di vaccini anti Covid. La viceministra al Mise, Alessandra Todde, ha infatti risposto all’interrogazione presentata il 12 marzo dal capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati. Benamati ha formalmente chiesto «se il Governo intenda considerare Bio-on un’azienda di “interesse nazionale” per la produzione del vaccino e se e quali iniziative di competenza intenda porre in essere per agire con velocità e rendere al più presto l’impianto in grado di produrre vaccini contro il Covid-19».
La risposta: «Il Governo è al lavoro in tale settore, e sta altresì verificando la possibilità di agevolare la riconversione di bioreattori esistenti o l’acquisto di nuovi, assieme alle aziende che hanno manifestato la loro disponibilità al progetto di produzione dei vaccini in Italia. In tale contesto, la Bio-on rappresenta uno dei siti industriali che potrà essere valutato – come molti altri – nell’ottica della realizzazione di un polo specializzato». (lo.mi.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 25 marzo, con un’interessante intervista al sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti, intervenuto sull’argomento.
Nella foto: lo stabilimento di Bio-on a Gaiana