Addio ad Antonio Caranti, storico presidente per oltre trent’anni della banda musicale Città di Imola
E’ scomparso all’età di 98 anni Antonio Caranti, per tutti Tonino, storico presidente per oltre trent’anni della banda musicale comunale. Precisamente dal 1986 al 2019.
Nato ad ottobre del 1922 a Cotignola, Caranti è stato anche uno dei fondatori della Democrazia Cristiana a Imola e vicepresidente della Cognetex, oltre a ricoprire il ruolo di dirigente sportivo e vicepresidente provinciale del Coni. Ex partigiano nella brigata Sap Imola, è stato insignito del titolo di commendatore al merito della Repubblica Italiana. Attualmente era presidente in carica della Anbima (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome)
Anche l’Amministrazione comunale di Imola ha voluto ricordare un persona che legato la sua vita alla città di Imola. «Con la scomparsa di Antonio Caranti se ne va una parte importante della storia della nostra città. Ci piace ricordarlo col suo sorriso e la sua fermezza. Quella di un uomo solido che ha attraversato quasi un secolo di vita, dagli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, poi tutto il ‘900, fino al nuovo secolo ed ai giorni nostri. Solido nei principi e nei valori quanto attento ai cambiamenti ed alle novità. Questo era Caranti. Quando raccontava della ”sua” banda musicale gli brillavano gli occhi. Ancora di più quando parlava della scuola di formazione musicale che da molti anni la banda aveva dedicato ai più giovani. Caro Antonio, ovvero caro ”Tonino”, come eri per i tuoi amici più cari, questa città ti deve moltissimo. Deve riconoscenza al tuo impegno tenace, all’amore profondo per la musica e per i giovani e soprattutto per questo nostra Comunità. Quell’esperienza meravigliosa che ha accolto centinaia di persone, riconosciuta e stimata da tutti i cittadini come è la nostra banda musicale Città di Imola, è la dimostrazione più viva che quanto hai seminato è cresciuto nella terra buona e ha portato frutti preziosi e duraturi. Per questo la tua Città ti sarà sempre profondamente grata e riconoscente». (r.cr.)
Nella foto: Antonio Caranti