L’imolese Cogne si fonde con Sant’Andrea Novara, trattative per sede in affitto per altri 4 anni
Fusione in vista tra l’imolese Cogne macchine tessili e Sant’Andrea Novara, entrambe aziende meccanotessili controllate dal gruppo francese Nsc. Di questo si è parlato lo scorso 17 marzo durante il Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo della Città metropolitana, presieduto dal Consigliere metropolitano delegato, Fausto Tinti. «Dando valore al percorso condiviso con il territorio e per fugare fraintendimenti sull’azione che si appresta a compiere – spiega la Città metropolitana in una nota – l’azienda ha riferito che sta negoziando un nuovo contratto di affitto della durata di 4 anni, in funzione del quale si potrebbero evincere le prerogative per cui la permanenza si estenda anche oltre al periodo dell’impegno sottoscritto».
Quando Nsc ha acquisito la Cogne nel 2019 si era infatti impegnata a mantenere a Imola attività produttiva e occupazione per almeno tre anni. Nel frattempo, però, la forza lavoro è stata ridimensionata a 6 addetti, mentre la produzione e il conto terzi sono stati chiusi. A Imola restano le attività di progettazione, sviluppo e post-vendita e magazzino.
Al termine dell’incontro le istituzioni hanno dichiarato che «l’azienda ha riconosciuto che perdere un marchio storico come Cognetex sarebbe un errore strategico magistrale, non lo faranno. Mai come in questo periodo, però, è importante guardare alla sostanza dei fatti ed è quindi un elemento positivo il rinnovo dell’affitto, oltre gli impegni precedentemente formalizzati. Come istituzioni continueremo a monitorare la vicenda». (lo.mi.)