Il Bilancio di sostenibilità del gruppo Caviro, risparmiate 82 mila tonnellate di anidride carbonica
Il gruppo cooperativo Caviro, di cui fanno parte 27 cantine sociali e 12.400 viticoltori (anche nel circondario imolese) per una produzione di 195 milioni di litri di vino, ha presentato il proprio Bilancio di sostenibilità.
Questi in sintesi i numeri del bilancio: 555 mila tonnellate annue di scarti agroindustriali processati; crescita del 99% della quota di recupero e valorizzazione degli scarti; totale autosufficienza energetica (il gruppo utilizza solo energia elettrica verde, autoprodotta da fonti rinnovabili e certificata); 82 mila tonnellate di anidride carbonica di origine fossile (equivalenti alla capacità di assorbimento di una foresta di 19 mila ettari, un’estensione superiore alla città di Milano) risparmiate all’ambiente, grazie all’energia e ai biocarburanti prodotti. Solo nella campagna vitivinicola 2019-20 si sono trasformate 73 mila tonnellate di vinaccia e 24 mila tonnellate di feccia in prodotti nobili, in un’ottica di economia circolare.
«Lo sviluppo sostenibile, l’impegno costante, concreto e crescente del gruppo – commenta il presidente, Carlo Dalmonte – è un concetto insito nel Dna Caviro, derivante dalla sua configurazione fondante di cooperativa: al centro non c’è solo la massimizzazione del profitto, ma anche e soprattutto le persone e la volontà di assicurare il soddisfacimento dei loro bisogni senza compromettere quelli delle generazioni future». (lo.mi.)
Nella foto: lo stabilimento Caviro a Forlì