Curti si supera e cresce, miglior bilancio degli ultimi dieci anni e un nuovo capannone
«La strategia sta sempre nell’impegnarsi a fare cose difficili, in settori quindi dove non c’è troppa concorrenza. E poi, bisogna farle bene». Così Alessandro Curti, amministratore delegato della Curti costruzioni meccaniche di Castel Bolognese, commenta i risultati positivi ottenuti nel 2020, nonostante il Covid. Il bilancio infatti consolida, migliorandolo, il risultato del 2019, con un fatturato di 82 milioni e mezzo di euro solo per Curti (in crescita del 2% rispetto al 2019) e di circa 130 milioni per l’intero gruppo.
«I risultati dell’esercizio 2020 sono tra i migliori degli ultimi dieci anni – conferma Curti – ma sono frutto di investimenti di lunga data. Il grande balzo c’è stato fra il 2018 e il 2019, quando il nostro fatturato è cresciuto del 30 per cento. Il Covid non ci ha consentito di lavorare al meglio, abbiamo avuto degli extra costi, abbiamo dovuto “rincorrere” tanti fornitori che, soprattutto all’inizio, tendevano a rimanere chiusi e a non consegnare il materiale. Noi siamo rimasti sempre aperti e non abbiamo perso neanche un minuto. Avendo razionalizzato ciò che era stato fatto nel 2019, siamo così riusciti a ottenere un risultato economico migliore, nonostante le tante inefficienze provocate dalla pandemia».
Per far fronte ai tanti ordini, a breve a Castel Bolognese partiranno i lavori di costruzione di un nuovo capannone di 5.300 metri quadri, dietro lo stabilimento attuale, già ampliato nel 2016. «Da contratto – aggiunge Curti – dovremmo avere il capannone ultimato per il 15 settembre. Nel frattempo, abbiamo preso in affitto altri mille metri quadri presso la ex Cogne a Imola». (lo.mi.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 18 marzo.
Nella foto: su sfondo verde, il rendering del nuovo capannone Curti a Castel Bolognese (progetto a cura dell’ingegner Carlo Giovannini)