Ciclismo, Alessia Patuelli all’università sulle strade del Belgio
Alessia Patuelli ricorderà il 7 marzo 2021 come il giorno dell’esordio da professionista con la maglia del team World Tour Alé Btc Ljubljana. E sarà un buon ricordo: al Trofeo Oro in Euro, gara del calendario nazionale a Montignoso (Toscana), la giovane ciclista imolese, classe 2002, ha portato a termine il proprio compito lavorando per tenere controllata la corsa nella prima parte di gara in pianura, per poi concludere la sua prova nel secondo gruppetto, alle spalle delle migliori (una ventina). «È stata una situazione insolita: non ho avvertito la solita tensione pre-gara, forse perché sapevo di non dover puntare a un risultato nell’ordine d’arrivo, ma di dover fare il massimo per aiutare la squadra. Ero molto tranquilla e ho fatto il mio lavoro. Domani invece correrò in Belgio alla Nokere Koerse e, sulla carta, dovrei tornare in gara, sempre in Belgio, il 31 marzo per la Dwars door Vlaanderen (tradizionale antipasto del Giro delle Fiandre, ndr). Poi dovrei restare per 3-4 settimane in Belgio per un calendario abbastanza denso, con 1-2 gare a settimana».
Correre da professionista, in Belgio, su quelle strade, nel mondo del ciclismo è un po’ come andare all’università. Come ti avvicini a queste nuove esperienze?
«Non so cosa aspettarmi, non ho mai corso in Belgio. Domani troverò un tratto in pavé da ripetere più volte, poi saprò dirvi come è andata…». (ma.ma.)
L’intervista completa su «sabato sera» dell’11 marzo.
Nella foto: Alessia Patuelli con la tenuta del suo Alé Btc Ljubljana, team World Tour