Coronavirus, 93 nuovi positivi a Imola. Bonaccini: “Io mi vaccino, anche con Astrazeneca”. Contagi e ricoveri record in Emilia Romagna
Altri 93 nuovi positivi registrati dall”Ausl di Imola nel circondario su circa 1300 tamponi tra molecolari e antigenici rapidi; 47 i guariti, i casi attivi salgono così a 2467. Sostanzialmente stabili i ricoveri: le persone con Covid ricoverate nell’ospedale nuovi a Imola sono 81 nei reparti internistici, 6 in Ecu, 12 (-1) in terapia intensiva (altre 21 dell’imolese sono ricoverate in altre terapie intensive in regione); poi ci sono 14 pazienti posti acuti nell’OsCo Covid a Castel San Pietro.
Dei nuovi casi, 50 sono asintomatici, metà delle positività sono emerse tramite tracciamento, 13 sono riferibili a focolai già noti; per quanto riguarda le fasce d’età 19 hanno meno di 14 anni, 13 da 15 a 24 anni, 24 da 25 a 44 anni; 26 da 45 a 64 anni, 11 dai 65 anni in su. Questa la situazione, a quasi due settimane dall”introduzione della zona rossa nell”imolese, colore che da domani riguarderà tutta la regione per almeno due settimane (quindi ben oltre il 21 marzo inizialmente ipotizzato per Imola).
In Emilia Romagna ancora una giornata da contagi record con 3.023 nuovi casi di positività al Coronavirus registrati a fronte di 24.909 tamponi. Le guarigioni sono 883, i casi attivi salgono 66.568. E ci sono 51 decessi: il più giovane un uomo di 52 anni in provincia di Forlì-Cesena e una donna di 77 anni a Reggio Emilia, ma anche altri due uomini di 59 anni a Bologna (in tutto sono 12 i morti in area metropolitana, tutti uomini). E non si ferma la pressione sugli ospedali per l’aumento dei ricoveri: in terapia intensiva sono 364 (+10) e 3.321 (+67) i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.
Dei nuovi contagiati, 1.458 sono asintomatici, 771 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 1.019 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,4 anni. La situazione nei territori vede Bologna in testa (870 a cui vanno aggiunti 93 di Imola), seguita da Modena (450), Ravenna (330), Rimini (299), Reggio Emilia (243), Parma (228), Ferrara (183), Cesena (147), Forlì (143), Piacenza (37).
Prosegue nel frattempo la campagna vaccinale. Nel circondario imolese sono 8155 le persone che hanno ricevuto almeno 1 dose, di queste 4841 hanno già completato il ciclo di due dosi (il dato non comprende il personale di scuola e università vaccinato dai medici di famiglia). Ieri sono cominciate anche le vaccinazioni a domicilio per i pazienti allettati e non trasportabili ai centri vaccinali della Vallata.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ospite a Radio24 ne “Il caffé della domenica” ha dichiarato: “Aspetto il mio turno e mi vaccinerò. La tutela della salute va messa davanti a tutto. Anche con Astrazeneca, nel caso, sono le autorità preposte che devono esprimersi e indicare: io non sono uno scienziato”. Un tentativo di rassicurare e fugare i dubbi e le paure sull’Astrazeneca alimentate dai vari casi sospetti che si rincorrono (come la morte del militare Stefano Paternò a Siracusa – su cui si sta indagando – e quella di Giuseppe Morabito, vicepreside della scuola media Veggetti arrivata in mattinata da Vergato). Da notare che, ad oggi, non risultano effettive connessioni tra i decessi e il vaccino se non il fatto che avevano ricevuto la prima dose qualche giorno prima.
“Entro fine giugno con l’organizzazione che abbiamo potremmo vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli – ha aggiunto Bonaccini – però non abbiamo i vaccini, ci auguriamo che spero arrivino le quantità annunciate dal commissario Figliulo”.
“È stato parecchio frustrante fino ad oggi dover registrare tagli alle forniture, rispetto agli accordi sottoscritti con la Ue dalle aziende produttrici” ha ricordato Bonaccini dalla sua pagina Facebook.
Nelle foto Stefano Bonaccini e Gino Faccani, medico volontario vaccinatore dell’imolese e l”infermiera Nicoletta