Loris Capirossi ricorda l’amico Gresini tra autodromo e F.1
Loris Capirossi è volato in Qatar per seguire i test della MotoGp con dentro la profonda tristezza per la scomparsa di Fausto Gresini. «Quello vissuto durante il funerale per me è stato un momento straziante» ci ha detto. E questo lo sapeva anche prima di farsi 1.000 chilometri in un giorno per porgere l’estremo saluto all’amico di una vita. «È stato doveroso nei confronti di Fausto, della sua famiglia e del rapporto che ci legava. Per poter venire ho fatto il test Covid il giorno prima di partire».
Gresini l’hai conosciuto come compagno di squadra e come avversario in pista; poi come tuo team manager; infine lo hai frequentato nel circo del Motomondiale. Qual è il periodo che ricordi con maggior affetto?
«Più che di periodi, parlerei di momenti trascorsi insieme. Di belli ce ne sono stati veramente tanti. E non dimenticherò mai nemmeno quando da ragazzino andavo a spiare Fausto che tornava a casa dalle gare. La mia ammirazione per lui era grandissima. Ricordo con gioia quegli attimi, perché vedevo il mio idolo in carne ed ossa, anche se mi vergognavo a farmi vedere e me ne restavo nascosto. Poi di momenti bellissimi insieme ne abbiamo passati tanti anche dopo che mi sono ritirato dalle corse. È stato un compagno per gran parte della mia vita».
Della F.1 che è tornata Imola cosa ne pensi?
«Sono felicissimo che abbia ritrovato un avvenimento così importante. Per la città e per il circuito è un gran colpo. Speriamo che continui ad averla anche in futuro. Purtroppo per la MotoGp non va assolutamente bene com’è ora. Ma non è una novità, lo dico da tempo». (a.d.p.)
L’intervista su «sabato sera» dell’11 marzo.
Nella foto (Isolapress): a sinistra Loris Capirossi al funerale di Fausto Gresini: a destra Loris con Fausto in un’immagine del passato