Coronavirus e vaccino, da lunedì 15 marzo al via per gli over 75. E l”Ausl chiama le persone “vulnerabili”
La campagna vaccinale procede e cerca di alzare i giri. Da lunedì via libera alle prenotazioni anche per i nati dal 1942 al 1946, cioè per chi ha almeno 75 anni.
In partenza anche le chiamate da parte dell’Ausl di Imola per le persone “estremamente vulnerabili” a prescindere dall’età, cioè chi è affetto da una delle patologie croniche identificate dal Comitato scientifico nazionale (Cts) come “critiche” per letalità se associate a Covid-19. Tra questi ci sono anche trapiantati e pazienti in dialisi, ai quali l”Ausl di Imola ha provveduto a somministrare la prima dose nel corso di questa settimana (sono circa 150 nel circondario imolese).
Per quanto riguarda gli over 75 (circa 210 mila in tutta la regione, 6000 nel circondario imolese) la prenotazione va fatta attraverso i canali già utilizzati dagli over 80.
Quali? Recandosi agli sportelli Cup o nelle farmacie, attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), l’App ER Salute e il CupWeb (www.cupweb.it) oppure tramite Cup telefonico chiamando il numero verde 800 040606 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 17.30, il sabato dalle ore 8.30 alle 12.30.
Per prenotare non serve la prescrizione medica, ma i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o il codice fiscale, ed essere seguiti da un medico di famiglia convenzionato con l’Ausl. Sarà l’Azienda sanitaria a fornire l’appuntamento per il richiamo (seconda dose vaccinale).
Coloro che presentano condizioni di disabilità motoria o che, per problematiche non risolvibili, non hanno la possibilità di essere trasportati al centro vaccinale, devono compilare la richiesta di vaccinazione domiciliare attraverso il form sulla pagina web dell’Ausl a partire da lunedì prossimo (le vaccinazioni domiciliari saranno effettuate previa verifica della sussistenza dei criteri di non trasportabilità al centro vaccinale).
Per quanto riguarda le persone “estremamente vulnerabili” non dovranno fare nulla, perché saranno contattati uno ad uno dall’Ausl mano a mano che arriveranno i vaccini. Si tratta di persone che presentano patologie definite critiche perchè i danno d’organo preesistente o la compromessa capacità di risposta immunitaria all’infezione da Sars-CoV2 portano a tassi maggiori di letalità di fronte alla Covid-19.
QUESTO L”ELENCO DELLE PATOLOGIE:
malattie respiratorie (Fibrosi polmonare idiopatica; altre patologie che necessitino di ossigenoterapia); malattie cardiocircolatorie (scompenso cardiaco in classe avanzata; pazienti post shock cardiogeno); condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica (sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, paralisi cerebrali infantili, pazienti in trattamento con farmacibiologici o terapie immunodepressive e conviventi, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni); diabete/altre endocrinopatie severe quali ad esempio mordo di Addison (soggetti over 18 con diabete giovanile, diabete di tipo 2 e che necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti orali o che hanno sviluppato una vasculopatia periferica con indice di Fontaine maggiore o uguale a 3); fibrosi cistica (pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base); insufficienza renale/patologia renale (Pazienti sottoposti a dialisi); malattie autoimmuni o immunodeficienze primitive (grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza e conviventi; immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico e conviventi); malattia epatica (pazienti con diagnosi di cirrosi epatica); malattie cerebrovascolari (evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto; persone che hanno subito uno stroke nel 2020 e per gli anni precedenti con rankin maggiore o uguale a 3); patologia oncologica e emoglobinopatie (pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure e conviventi. Genitori di pazienti sotto i 16 anni di età. Pazienti affetti da talassemia); sindrome di Down (in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite); trapianto di organo, persone in lista di attesa e sottoposte a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura (trapianto di organo solido o emopoietico al di fuori delle tempistiche specificate, che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica in terapia immunosoppressiva e conviventi); grave obesità.