Coronavirus, ospedale di Imola saturo, alcuni pazienti Covid trasferiti a Casteldebole, noCovid nella Cra Venturini e a Villa Maria Cecilia
I timori dei giorni scorsi son diventati realtà: la situazione è talmente complicata sul fonte dei ricoveri, che l’Ausl di Imola è stata costretta ad inviare alcuni pazienti positivi in una struttura privata accreditata di Casteldebole e ad avviare una riorganizzare in corsa dell’ospedale.
Sul fronte dei contagi, invece, oggi i nuovi positivi registrati oggi sono appena 33, ma l’Ausl segnala che, purtroppo, si tratta di un dato sottostimato a causa del “rallentamento della refertazione dei tamponi molecolari”. Inoltre si allunga l’elenco delle vittime per e con Covid per il decesso di una donna di Imola di 95 anni. I guariti sono 11, quindi i casi attivi nel circondario di Imola raggiungono la quota record di 2370. Dei nuovi positivi, metà sono asintomatici, 14 emersi tramite tracciamento, 2 riferibili a focolai già noti; per quanto riguarda le fasce d’età 6 si riferiscono a ragazzi fino ai 14 anni, 3 hanno dai 15 ai 24 anni, 7 dai 25 ai 44 anni, 12 da 45 a 64 anni, 5 dai 65 anni in su.
Come detto, il momento è critico sul fronte ospedaliero: continuano ad arrivare malati Covid, compresi casi gravi, i reparti sono giunti a saturazione e occorre garantire ulteriori posti letto. Oggi sono 107 nei reparti ordinari Covid del Santa Maria della Scaletta, di cui 16 in fase post acuta. Proprio 6 di questi ultimi, oggi “sono stati trasferiti – comunicano dall’Ausl – alla struttura privata Villa Ranuzzi di Casteldebole (nel Bolognese), che accoglie questa tipologia di pazienti anche per altre aziende sanitarie dell’area metropolitana bolognese”.
Inoltre, si sta riattivando il reparto Covid post acuti presso l’OsCo della Casa della Salute di Castel San Pietro. Così il Santa Maria della Scaletta verrà dedicato ai soli pazienti Covid acuti per tutto il 3°, 4° e 5° piano.
Per fare ciò, domani, 10 persone non affette da Covid, attualmente ricoverate nell’OsCo (dichiarato Covid free un paio di settimane fa), saranno trasferite presso un nucleo dedicato ed isolato nella Cra Venturini di Imola. “Si tratta di pazienti che hanno trascorso già diverse settimane in OsCo e pertanto che hanno beneficiato di un”attenta sorveglianza, effettuato il test molecolare risultato negativo e che sono state vaccinate contro il Covid con prima dose” assicurano dall’Azienda a smorzare eventuali dubbi dopoquanto accaduto nella struttura a fine anno.
La casa di riposo di via Venturini è ufficialmente libera dal Covid già da alcune settimane, anche se proprio ieri sono stati tracciati 2 operatori positivi, ma “non destano particolare preoccupazione – dichiara la stessa Ausl – , in quanto riferibili ad un operatore con funzioni che non implicano contatto con i pazienti vaccinato con la prima dose e un oss che aveva già contratto la malattia a fine 2020, che può quindi essere considerato a basso rischio di contagiosità, e comunque isolato”.
Nell’ospedale di via Montericco, per il Covid ci sono anche 8 posti letto dell’Emergency care unit (Ecu), tutti occupati, e salgono a 11 le persone in terapia intensiva (altre 22 sono ricoverate nelle terapie intensive di altri ospedali della regione).
Infine, l”Azienda usl ha concordato che i pazienti dell’imolese attualmente presenti presso il Villa Maria Cecilia Hospital per problemi ed interventi cardiaci rimarranno ricoverati nella struttura di Cotignola.
La situazione critica vissuta dalla sanità imoles è un riflesso di quanto sta accadendo a Bologna e in parte nel resto della regione. In Emilia Romagna oggi sono 2.155 i nuovi positivi sulla base di 41.414 tamponi. Circa la metà, 1.018, sono asintomatici; i casi attivi salgono a 59.448. Crescono a ritmo molto sostenuto i ricoveri che in terapia intensiva sono 333 (+26) mentre negli altri reparti Covid raggiungono quota 3.094 (+53). E si contano 43 morti, compreso un uomo di 47 anni di Bologna e uno di 54 a Ferrara, ben 19 vittime risiedevano nel Bolognese. Sempre l’area metropolitana è in testa per nuovi contagi con 665 casi più i 33 di Imola, seguita da Rimini (282), Reggio Emilia (272) e Ravenna (269).
La piccola buona notizia finale arriva dalle vaccinazioni che proseguono, seppur al ritmo dettato dalle dosi consgnate: a Imola sono 7366 le persone vaccinate con almeno 1 dose, di queste 4420 hanno già completato il ciclo vaccinale. Per quanto riguarda il personale della scuola sono 1588 le prime dosi somministrate dai medici di famiglia. (r.cr.)