Il dottor Pietro Fagiani lascia il ruolo di responsabile del Centro raccolta sangue dell’Avis di Imola
«Il presidente, il consiglio direttivo dell’Avis di Imola, unitamente al personale e a tutti i volontari, porge un sentito ringraziamento per l’attività svolta in tutti questi anni». Inizia così la lettera indirizzata al dottor Pietro Fagiani che dal 1 marzo ha cessato l’attività lavorativa per l’azienda sanitaria di Imola e, conseguentemente, ha interrotto il ruolo di responsabile del Centro Raccolta Sangue e Plasma di Imola. «In particolare – si legge ancora nella nota -, un doveroso riconoscimento per la disponibilità, la gentilezza e la professionalità dimostrata nei confronti dei donatori, dei collaboratori e di tutta la cittadinanza, contribuendo così ad elevare il Centro raccolta Sangue di Imola fra i più attivi e operosi di tutto il territorio nazionale. I nostri migliori auguri per un futuro sereno pieno di soddisfazioni».
Non si è fatta attendere una lettera del dottor Fagiani rivolta ai donatori e alle donatrici che vi presentiamo interamente. «Carissime donatrici, carissimi donatori, confesso di scrivere questa lettera aperta con grande commozione e, per questo motivo, con il dubbio di non riuscire ad esprimere come vorrei i sentimenti che in questo momento si agitano dentro di me. Sono trascorsi oltre venti anni da quando fui investito di questo importante incarico; in questo lungo ma breve periodo sono state donate oltre 250 mila unità di sangue e plasma che sono state fonte di vita, talora di salvezza per migliaia di persone malate. Il frutto tangibile della vostra generosità, dell’altruismo degli individui di una popolazione, quella del nostro territorio, da sempre votata alla coesione sociale, all’aiuto dei più deboli e sfortunati. Dico “nostra” la struttura perché, anche se a malincuore debbo allontanarmene, la sento ancora essere parte del mio cuore, della mia anima. Sono certo che continuerete, con il vostro costante impegno, anche attraverso la diffusione presso parenti ed amici della cultura del dono, a mantenere sempre viva, e perché no, a sviluppare ulteriormente la orgogliosa tradizione che vede il centro di raccolta di Imola sempre ai primi posti nella graduatoria nazionale delle unità donate in rapporto alla popolazione. A tutti donatori, operatori sanitari, dirigenti ed impiegati dell’associazione Avis vorrei dire un sincero grazie, un ringraziamento che parte dal profondo. Il mio impegno da responsabile finisce qui ma sicuramente continuerò a collaborare con l’associazione mettendo a disposizione l’esperienza accumulata in questi anni così pieni, belli, ricchi di stimolanti rapporti umani e chissà mai che un addio possa trasformarsi in un arrivederci». (r.cr.)
Nella foto: il dottor Pietro Fagiani insieme al presidente dell’Avis Imola Fabrizio Mambelli