Autodromo, parla il nuovo direttore Pietro Benvenuti: «Pandemia e rumore, a livello mondiale resta solo la F.1»
Non ci resta che la Formula 1. Non è poco in verità, considerando che questa competizione, insieme alla MotoGp, assicura un ritorno di immagine a livello planetario anche se disputata a porte chiuse. Di altre competizioni mondiali però non c’è traccia nel calendario degli eventi 2021 previsti all’Enzo e Dino Ferrari. E a questo punto è molto difficile che possano esserne inseriti in futuro. Questa è la realtà dell’auto- dromo, costretto a fare i conti con la perdurante pandemia. Di questo si è parlato lunedì scorso nella Sala Briefing dell’impianto imolese in occasione della presentazione del nuovo direttore generale Pietro Benvenuti.
«Dopo l’importantissima esperienza di Monza ritorno a Imola consapevole che c’è molto da fare per garantire un futuro stabile all’autodromo – ha premesso Benvenuti -. Fortunatamente parto da un sistema ben consolidato».
La terza ondata di contagi sta colpendo pesantemente ed è difficile oggi pensare che il Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna in programma il 18 aprile possa essere aperto agli spettatori. Così come da un momento all’altro ci si aspetta che possano saltare i concerti in programma in estate e già rinviati nel 2020 a quest’anno.
«Per quel che riguarda gli eventi dedicati al grande pubblico non nutriamo grosse aspettative. La situazione pandemica si sta aggravando. Al massimo una speranza c’è per il secondo semestre dell’anno. Sempre che si riesca a somministrare i vaccini a buona parte della popolazione». (a.d.p.)
L’intervista su «sabato sera» del 4 marzo.
Nella foto (Isolapress): Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola e Pietro Benvenuti, direttore dell’autodromo