A Patrick Zaki la cittadinanza onoraria di Imola
Durante il Consiglio comunale di ieri è stato approvato l’ordine del giorno, presentato dal consigliere Filippo Samachini di Imola Coraggiosa Ecologista e Progressista e firmato dalla presidente del gruppo consiliare del Partito Democratico e dal presidente del gruppo consiliare di Imola Corre Alan Manara, che ha conferito la cittadinanza onoraria della città di Imola a Patrick Zaki «riconoscendo nella sua figura quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica propri di questo territorio e delle istituzioni che lo rappresentano” e invitando Sindaco e Giunta “affinché´ si facciano promotori presso il Governo Italiano per proseguire e rafforzare l’impegno nel chiedere alle istituzioni egiziane il rilascio immediato di Patrick Zaki».
Il documento ha ricevuto i voti favorevoli di tutta la maggioranza, del Movimento 5 Stelle e della Lista Civica Cappello, mentre Fratelli d’Italia e Lega non hanno partecipato al voto. L”ordine del giorno è stato integrato da un emendamento presentato dalla consigliera Marinella Vella che ha inserito l’invito alla giunta «a informare il Consiglio dei Ministri della cittadinanza di Imola concessa a Patrick Zaki, per sollecitare la concessione allo stesso della cittadinanza italiana ex art.9 della L.91/1992».
Imola si unisce così ad altre numerose città italiane, come per esempio Bologna e Firenze, che hanno già conferito la cittadinanza onoraria allo studente dell’Università di Bologna in carcere da quasi un anno in Egitto. «Siamo soddisfatti che Patrick sia diventano un cittadino onorario della nostra città. Imola ha sempre fatto dei valori di libertà di studio, di pensiero, della solidarietà e della difesa dei più deboli e delle minoranze i suoi principi cardine. Gli stessi valori per la difesa dei quali, Patrick Zaki è da oltre un anno in carcere – spiegano Filippo Samachini (Imola Coraggiosa), Francesca Degli Esposti (PD) e Alan Manara (Imola Corre) – Il conferimento della cittadinanza onoraria è un gesto simbolico, ma sostanziale, per dimostrare la nostra vicinanza a Zaki nella sua lotta per la libertà e per i diritti fondamentali dell”uomo, nonché un modo per chiedere al Governo di concedergli la cittadinanza italiana e di chiedere la sua liberazione».
«Nell’occasione c’è stato un dibattito lungo e interessante. E di fronte ad un tema del genere, avremmo voluto un clima di concordia, attenzione ed unità da parte di tutto il Consiglio Comunale, nella sua interezza. Tuttavia abbiamo purtroppo assistito a comportamenti a nostro parare impropri da parte di alcuni Consiglieri Comunali» commenta il consigliere di Imola Corre Antonio Ussia, che spiega: «Il gruppo consigliare della Lega inspiegabilmente non ha partecipato al voto, né sull’ordine del giorno promosso da Imola Coraggiosa e né su quello presentato dal Movimento 5 Stelle. Inoltre il gruppo Fratelli d’Italia ha lasciato l’aula (virtuale) del Consiglio, senza comunicare le ragioni della loro non partecipazione al voto di fronte ai cittadini e senza congedarsi. Sinceramente non mi sembrano segnali per quel clima di collaborazione che dicono di voler costruire». E in risposta ad un esponente della Lega, secondo il quale la vicenda non riguardi nulla con Imola «ci tengo a dire – replica il Consigliere Ussia – che varie persone da me conosciute durante il periodo di studi a Bologna hanno avuto modo di conoscere personalmente Patrick e che lui appunto studiava a Bologna, nella nostra stessa Provincia, e la stessa Università di Bologna ha sedi anche a Imola. Quindi non parliamo di vicende lontane, ma di una persona che ha vissuto e studiato nel nostro territorio. Tuttavia, oltre a questo, c’è un tema più alto che spiace non sia stato colto: Patrick è diventato un simbolo, e questo gesto, che è stato compiuto e sta venendo promosso anche da tanti altri Comuni, è un modo per sollecitare le Istituzioni preposte, mantenere alta l’attenzione sul tema e rivendicare la sua libertà». (da.be.)