Pd: nessuna ambiguità sulla legge 194. Coraggiosa: sindaco e giunta di Imola devono spiegare
Il Pd scende in campo per difendere una delle conquiste di civiltà per le famiglie e per le donne: i consultori pubblici e più in generale la legge 194. Sul web si sono scatenate polemiche per la concessione da parte del Comune di Imola dell”androne del municipio per ospitare una mostra di disegni premiati al concorso Vi-Factor organizzato, tra gli altri, dal Centro di aiuto alla vita di Imola. Il collettivo Isterica, gruppo di donne imolesi impegnate su questi temi, contesta la «gentile concessione dell”amministrazione comunale» dell”androne dal 6 al 13 febbraio. Sul tema, come detto, scende in campo anche il Pd imolese con un comunicato molto netto: «Non è ammessa nessuna ambiguità in merito alla difesa di una conquista di civiltà a tutela della libertà e della salute delle donne» dicono le esponenti Pd, Francesca Marchetti, Selena Mascia e Francesca Degli Esposti.
«ll Partito Democratico si è sempre battuto e schierato da questa parte e continuerà a farlo – ribadiscono le tre esponenti Pd -. Rappresentiamo un partito le cui radici abitano nelle leggi vigenti, che affermano di non consentire nessun patrocinio ad iniziative orientate al contrasto delle leggi e della preziosa attività dei consultori. Affermiamo chiaramente quindi che non si rispetta la vita se non si rispettano le scelte delle donne, soprattutto quando sono difficili come quella di interrompere una gravidanza. L’Italia su questo si è già espressa ed esiste una legge seria, la 194 che va garantita ed applicata. Il Pd continuerà a difendere questa conquista di civiltà a tutela della libertà e della salute delle donne. Non può esserci nessuna ambiguità su questo punto. Per questo come Partito Democratico riteniamo che la concreta applicazione della legge a tutela e garanzia della salute e dell’autodeterminazione delle donne, si realizzi non attraverso finanziamenti ad associazioni antiabortiste, ma con la creazione di strutture adeguate per la piena applicazione della legge 194, con programmi educativi per il controllo delle nascite e della fertilità e con un adeguato supporto per le situazioni di fragilità. In una parola sola, con un”adeguata politica di welfare. Su questo la nostra città ha sempre dato prova di impegno e concretezza» si legge nella nota del Pd imolese che conclude con una netta affermazione: «Ribadiamo, pertanto, quanto affermato a Verona, in occasione del Congresso Nazionale delle Famiglie, in cui insieme a diverse associazioni abbiamo fatto sentire la nostra voce contro la proposta di legge Pillon».
Altrettanto decisi i toni di Coraggiosa Imola, che esprime «stupore e indignazione» per l”ospitalità offerta sotto l’androne del Comune di Imola alla mostra, in quanto il Centro di Aiuto alla vita (Cav) di Imola è una associazione «conosciuta per le campagne e le azioni di sabotaggio contro il diritto di autodeterminazione delle donne in tutta Italia. In più è associata a livello nazionale e internazionale con realtà dalle idee retrograde, discriminatorie, sessiste e omofobe che sono confluite nel Congresso Nazionale delle Famiglie di Verona contro cui il mondo laico e femminista si è battuto facendo annullare il percorso della cosiddetta proposta di legge Pillon».
Coraggiosa chiede «spiegazioni al sindaco e alla giunta di questa scelta, certamente contraria allo spirito laico e progressista della coalizione di centrosinistra cui abbiamo aderito. Coraggiosa non arretrerà un passo sulla tutela della L. 194 a Imola e nei nostri servizi, come sulla libertà di autodeterminazione delle donne di fronte a chi, come questa associazione, vorrebbe metterle sotto tutela nei percorsi di accesso all’interruzione di gravidanza. Continueremo a vigilare con ancora più attenzione che ciò che è accaduto non avvenga più in futuro». (r.c.)
Il PD resta sempre, così come è nato, il partito del “ma anche”….
Ottima Coraggiosa Imola!
Curioso pensare che per difendere l autodeterminazione di una donna ci debba rimettere la vita un bambino….
Brave, sono con voi!