Coronavirus, 107 positivi e più ricoveri a Imola. Vaccinazioni: prenotazioni per gli insegnanti. Bonaccini: “Produciamo qui i vaccini”
Lieve flessione dei tamponi (1100 circa) ma si conferma l’accelerata del virus nell’imolese: sono 107 i nuovi positivi registrati oggi dall”Ausl. Le guarigioni sono 92 quindi salgono ancora, a 1351 i casi attivi (malati/positivi) nei dieci comuni del circondario imolese. In aumento anche i ricoveri: oggi sono 47 (+4) i pazienti con Covid nei reparti dell’ospedale di Imola, rimangono 11 in OsCo a Castel San Pietro e 12 (+2) in terapia intensiva tra Imola e Bologna.
Dei nuovi casi, 50 asintomatici, 49 sono emersi tramite tracciamento, 36 sono riferibili a focolai già individuati; per quanto riguarda le fasce d’età 29 hanno da 0 a 24 anni, 20 da 25 a 44 anni, 29 da 45 a 64 anni, 29 dai 65 anni in su.
Analogo picco nei contagi complessivi per l’Emilia Romagna: i nuovi casi sono 1.852 oggi sulla base di 20.349 tamponi, fra molecolari e antigenici. Le guarigioni sono 914 quindi anche i casi attivi crescono e sono 36.028. Risalita anche dei ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 184 (+8) e 1.939 (+40) quelli negli altri reparti Covid. Inoltre si contano 41 decessi, dei quali 23 nella sola provincia di Bologna, fra loro anche due uomini di 42 e 48 anni.
La città metropolitana si conferma ancora una volta l’area con il maggior numero di nuovi positivi 508 a cui vanno aggiunti i 107 di Imola, seguita da Modena (295), Reggio Emilia (258), Ravenna (148), Rimini (135), Parma (135), Cesena (85), Ferrara (74), Forlì (66), Piacenza (41). Dei nuovi casi 777 sono asintomatici, 459 sono stati individuati grazie all’attività di tracciamento.
“Anche oggi è alto il numero dei nuovi casi sul nostro territorio e diviene essenziale ricordare a tutti la necessità di tenere massimamente alta la guardia. Le vaccinazioni ci permetteranno di uscire dal tunnel ma dobbiamo ancora tener duro” ricordano dall’Azienda sanitaria di Imola.
Il problema, come si sa, sono le dosi vincolate alle consegne delle case farmaceutiche. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ammesso che si sta procedendo “a rilento” e non per “disguidi organizzativi, carenza di personale o indisponibilità della popolazione” ma per le forniture. “Chiediamo al Governo di intraprendere ogni sforzo per reperire più dosi. Le Regioni sono a disposizione nelle forme e nei modi utili e possibili, a partire dal coinvolgimento diretto di aziende e filiere nazionali, per produrre qui i vaccini” scrive sulla sua pagina Facebook.
Nel frattempo da domani gli insegnanti potranno telefonare al proprio medico di famiglia, autocertificare la propria professione e prenotare la vaccinazione. La scorsa settimana è stata siglata l’intesa con le associazioni dei medici di medicina generale per le vaccinazioni del personale della scuola, però mancano ancora gli accordi organizzativi locali (a Imola sono attesi per domani). Quindi è possibile che molti dovranno richiamare o attendere un paio di giorni per poter prenotare anche perchè i medici vogliono “avere le dosi in frigorifero” prima di prendere appuntamenti.
Domani comincerà anche la vaccinazione delle persone disabili ospiti di strutture o in carico ai servizi ma verrà fatta direttamente dall’Ausl.
A Imola sono 5043 le prime dosi di vaccino già inoculate, tra queste anche 150 persone over 80 seguiti dall’assistenza domiciliare che hanno ricevuto la prima dose di vaccino a domicilio o presso la Casa della Salute di Castel San Pietro; sono 3140, invece, coloro che hanno già completato il ciclo vaccinale quindi potenzialmente immunizzate. (l.a.)
Foto concessa dall”Ausl di Imola