Coronavirus, le scuole superiori in Emilia Romagna proseguono al 50% in presenza fino al 6 marzo
Le scuole superiori continueranno con la didattica in presenza fino al 50% fino a sabato 6 marzo. La decisione è stata presa dall’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna che ha inviato in mattinata una nota ai presidi siglata dal direttore generale Stefano Versari.
Le motivazioni “fondano su principi di ragionevolezza, prudenza, congruenza territoriale e su elementi conoscitivi in ordine all’andamento epidemico e alla frequenza scolastica, progressivamente trasmessi dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna – precisa la nota -. Nell’aggiornamento tecnico ricevuto in data odierna, osservato che nelle due ultime settimane – sulla base di campioni random esaminati nell’ambito della survey nazionale – si registra in regione un incremento di 10 punti percentuali della incidenza di casi della variante inglese” che interessa soprattutto la popolazione giovanile quindi, continua Versari – appare accomandabile la non variazione delle condizioni nelle quali viene garantita la frequenza scolastica al momento attuale”.
Non solo, vista la situazione, il dirigente mette le mani avanti e anticipa che tutto ciò avrà valore “a meno di provvedimenti di ulteriore limitazione che potranno essere assunti dai livelli istituzionali competenti in materia, in ragione dell’eventuale peggioramento epidemico”.
Le scuole superiori sono ritornati sui banchi lunedì 18 gennaio e da quella data frequentano al 50%. Inizialmente la Regione aveva previsto di ripartire con la presenza solo dal 25 gennaio ma un ricorso al Tar dell’Emilia Romagna di 21 genitori aveva ha annullato l’ordinanza regionale e si era partiti. (r.cr.)