Coronavirus, 116 nuovi casi a Imola. Rossi: “Variante inglese con tipizzazione locale”. Vaccino: da lunedì si parte con insegnanti e disabili
Il numero odierno dei tamponi certificati dall’Ausl di Imola è ritornato ad oltre mille e il numero dei nuovi positivi supera le tre cifre: ben 116.Si confermano quindi i dati allarmanti sulla diffusione del contagio. Le guarigioni certificate sono 86; i casi attivi (malati/positivi) quindi salgono a 1225.
Dei nuovi casi un terzo, 44, sono asintomatici, 39 persone individuate tramite tracciamento, 55 erano già isolate e 11 sono riferibili a focolai già individuati; per quanto riguarda le fasce d’età 49 sono da 0 a 24 anni, 27 nella fascia 25-44 anni, 33 nella fascia 45-64 anni e 7 dai 65 anni in su). Pressoché stabili i ricoveri: 36 i degenti con Covid nei reparti dell’ospedale di Imola, 11 nell’OsCo di Castel San Pietro e 10 (-1) in terapia intensiva tra Imola e Bologna.
Il direttore generale dell’Ausl di Imola Andrea Rossi oggi durante la commissione consigliare sanità di Imola ha confermato e rilanciato i timori per la presenza di “un virus un po’ più contagioso che ha incontrato la nostra comunità. In alcuni campioni è stata individuata una variante inglese con una tipizzazione locale ma è presto per parlare di ‘variante Imola’ – ha sottolineato -. Nelle ultime 4 settimane siamo passati da 100 a 400 casi per 100 mila abitanti il virus sta circolando moltissimo tra i 15-19 anni e i 45-49 anni, una dinamica figli-genitori”.
La percentuale di casi gravi ad oggi è bassa ma il contagio si sta allargando. “Se la scorsa settimana eravamo la maglia nera della regione ora i distretti confinanti della pianura Est di Bologna ci stanno superando e nel distretto di Lugo”.
In effetti proprio oggi si è registrato un picco di contagi anche nel resto dell’Emilia Romagna con 1.565 nuovi casi di positività su 29.663 tamponi, fra molecolari e antigenici. Si contano altre 27 vittime, soprattutto anziani ultra 80enni. Sono 181 (+5) i pazienti ricoverati in terapia intensiva e 1.890 (-12) quelli negli altri reparti Covid. Dei nuovi positivi 564 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di tracciamento e screening, 723 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
La situazione dei contagi nelle province vede ancora una volta prima Bologna (428 nuovi casi a cui vanno aggiunti i 116 di Imola), seguono Modena (233), poi Reggio Emilia (173) e Rimini (152), Cesena (106), Parma (102), Ravenna (101), Ferrara (64), Forlì (47) e Piacenza (43)
Secondo Rossi la via d’uscita è la vaccinazione, immunizzare un numero sufficiente di persone. La dimostrazione verrebbe dal primo target che è stato vaccinato, gli operatori sanitari: “Dal 25 gennaio non abbiamo più avuto infezioni tra i dipendenti Ausl”.
Purtroppo la disponibilità di vaccini continua a limitare la macchina delle vaccinazioni: “Potremmo arrivare a 1500 al giorno ora siamo sui 2-300 perchè la quantità di dosi disponibili ci consente questo”. Ad oggi sono 2979 le persone con ciclo vaccinale completo e 4712 le prime dosi inoculate nel circondario imolese.
Gli anziani ultra 85enni che si sono prenotati per la vaccinazione sono già 3200, due terzi del totale, e si è già arrivati a fine marzo con i posti disponibili.
La buona notizia arriva dall’AstraZeneca. Sciolte riserve e dubbi sull’utilizzo (non più solo fino a 55 anni ma fino a 65 anni), da lunedì 22 si comincerà con le somministrazioni alle persone disabili e le prenotazioni del personale della scuola. L’accordo con i medici di famiglia prevede che saranno loro a fare la puntura agli insegnanti, mentre l’Ausl si farà carico dei disabili seguiti da strutture e centri sia a domicilio. Nei frigoriferi dell”Ausl ci sono 400 dosi di AstraZeneca “altre 500 per questa settimane e 1100 devono arrivare la prossima” conclude Rossi. (l.a.)