ConAmi investe 2 milioni per la F.1, ma punta su un autodromo «versatile»
Poco meno di 3 milioni e 400 mila euro, è quanto prevede di investire il ConAmi nell’autodromo di Imola nel triennio 2021-2023. La parte più consistente, 2 milioni, sono a disposizione per l’organizzazione del Gp di Formula 1 dell’aprile 2021, quello «del Made in Italy e dell’Emilia Romagna». «Una scelta dei sindaci-soci – dice il presidente del Cda, Fabio Bacchilega -. Il resto dei costi saranno coperti da Regione Emilia Romagna, Apt, Ice e dal Ministero degli Esteri. La Formula 1 è una vetrina golosa per promuovere l’automotive e la Motor Valley (con i suoi marchi Ferrari, Ducati e Maserati). E ovviamente per Imola, che rivendica la certificazione internazionale Fia Grade, unico impianto ad averlo in Emilia Romagna, ma aspira anche alla polifunzionalità. L’idea di un Enzo e Dino Ferrari come impianto versatile, capace di accogliere eventi di natura diversissima, non solo attività di pista».
Un impianto che si autosostiene pur «rispettando le regole sul rumore», quelle giornate in deroga sui decibel dimezzate drasticamente dalle norme rispetto a qualche anno fa. Una quadratura del cerchio non facile, con il Covid che ha
spostato a data da destinarsi i grandi concerti (a settembre, pare), ma offre l’opportunità di rivedere la F.1 sul Santerno. Per eventuali ulteriori investimenti infrastrutturali e di valorizzazione delle aree paddock, il ConAmi ha previsto altri 900 mila euro nel triennio, a cui vanno aggiunti 480 mila per interventi di mitigazione acustica. (l.a.)
Approfondimenti su «sabato sera» dell’11 febbraio.
Nella foto (Isolapress): un momento del Gp di F.1 a Imola dell’1 novembre scorso
Un impianto che si autosostiene pur «rispettando le regole sul rumore»: coraggiosa affermazione in attesa di un bilancio Formula Imola che senza puntelli extra si annuncia a dir poco disastroso. Ma è giusto così, almeno fino a quando i contribuenti che fanno capo ai Comuni dei sindaci-soci non apriranno gli occhi sul bilancio della vetrina golosa….