Mancano impiegati e postini, lunghe code fuori dagli uffici
Agitazione del personale di Poste Italiane Spa che lavora tra sportelli e recapito. Il Sindacato lavoratori comunicazione (Slc) di Cgil Emilia Romagna ha infatti proclamato lo sciopero dello straordinario per tutto il mese di febbraio nonché dell’intera giornata di lunedì 1 marzo. Un’azione che, per i cittadini, si sta facendo sentire soprattutto in termini di aumento delle code agli sportelli e, in alcuni casi, ritardi nella consegna della posta. Le motivazioni che hanno spinto il sindacato a indire lo sciopero sono legate alla carenza di personale, sia negli uffici che tra i portalettere, «una situazione che assume giorno dopo giorno dimensioni non più accettabili» dice Loris Sermasi della segreteria di Slc Cgil Bologna.
Lo sciopero interessa sia il personale agli sportelli, sia i postini. «Manca il personale per sostituire dimissioni e pensionamenti che negli ultimi mesi sono stati numerosi – spiega Sermasi -, col risultato che restano poche persone a fare tanto e in situazione di stress tra l’emergenza Covid e le lamentele del pubblico. A Imola vi sono spesso file negli uffici di via Grieco, Orsini e Campanella. Succede anche a Castel San Pietro dove l’orario pomeridiano è pos- sibile solo con l’intervento di personale da altri uffici, così come a Castel Guelfo dove la seconda unità di personale non è ancora stata sostituita a seguito di un pensionamento. A Toscanella è andato in pensione il direttore, ancora non sostituito. Mentre a Dozza l’ufficio postale osserva un’apertura ridotta di tre giorni a settimana per mancanza di personale. (mi.mo.)
Approfondimenti su «sabato sera» dell’11 febbraio.
Nella foto: code all’ufficio postale di via Orsini a Imola