Alle scuole Sassatelli di Castello un deposito di reperti archeologici
Il passato di Castel San Pietro torna in città, grazie alla convenzione firmata da Amministrazione comunale e Soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. A partire da quest’anno, infatti, nascerà alle scuole elementari Sassatelli di via Machiavelli un deposito archeologico gestito dalla Soprintendenza, nel quale troveranno posto i reperti di varie epoche rinvenuti durante le molte campagne di scavi nel territorio castellano e oggi conservati in vari depositi in maniera non razionale.
Non solo. Oltre alla conservazione, la convenzione prevede da parte della Soprintendenza la catalogazione e lo studio dei reperti. «Si tratta del primo passo per capire finalmente di che reperti si tratta e da che epoche provengono – spiega l’assessore alla Cultura, Fabrizio Dondi –. A partire dalle prime campagne di scavo negli anni Ottanta, l’interesse del nostro territorio per l’archeologia è sempre stato alto e ciò ha prodotto una notevole mole di reperti dalle epoche neolitica, romana e medievale, di cui però sappiamo poco. Grazie a questa convenzione, che arriva al termine di un lungo percorso, sarà finalmente possibile mettere ordine a tutto questo materiale conservato da tempo e portare a evidenza il lavoro svolto negli anni sul territorio dalla Soprintendenza stessa e dal Gruppo per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali della valle del Sillaro». (mi.mo.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 4 febbraio.