Atletica, Massimo Cavini (Sacmi Avis) primo dei non eletti Fidal: «Non avevo tanto tempo, mi basta Mei presidente»
È Stefano Mei il nuovo presidente federale dell’atletica leggera italiana. Il 58enne spezzino, campione europeo dei 10.000 a Stoccarda 1986, nell’elezione di domenica 31 gennaio ha battuto Vincenzo Parrinello, delfino dell’ex presidente Alfio Giomi, ottenendo il 53,47% dei voti rispetto al 46,35% del rivale. A fare la differenza sono stati i voti del terzo candidato, Roberto Fabbricini, che in sede di ballottaggio sono andati per gran parte verso Mei.
L’elezione dello spezzino è stata accolta con gioia da tan- tissimi ex atleti, da Livio Berruti a Francesco Panetta, da Fiona May a Manuela Levorato, ma anche e soprattutto dal «nostro» Massimo Cavini. Il presidente dell’Atletica Imola, inserito nella squadra di Mei, è risultato essere primo dei non eletti in quota tra i dirigenti nel nuovo Consiglio Federale, che sarà composto per sette dodicesimi da fedelissimi di Parrinello. «È andata come avevo immaginato e sperato, anche se sarebbe stato meglio avere un dirigente in più della squadra di Mei all’interno del Consiglio Federale – ammette Cavini -. Per me sarebbe stato difficile districarmi tra i vari impegni: non volevo trascurare nulla, in maniera particolare l’Atletica Imola. Devo dire che è stata una bella soddisfazione personale: se non avessi così insistito per non essere eletto, probabilmente avrei avuto parecchi voti in più. Tanti atleti erano dalla parte di Mei: le aspettative sono alte, speriamo di aver dato una bella rivitalizzata al sistema». (an.cas.)
Nella foto: Massimo Cavini