Daniele Montroni nella Direzione di Legacoop Emilia-Romagna: «Pandemia sfida contro le diseguaglianze ma la ripresa ci sarà»
Daniele Montroni da pochi giorni è entrato a fare parte della Direzione regionale di Legacoop Emilia Romagna. Terminato il mandato in Parlamento, Montroni era rientrato nel mondo cooperativo riprendendo l’esperienza iniziata nel 1991. La Direzione regionale rappresenta sicuramente un osservatorio e uno snodo importante per capire come sarà l’Emilia Romagna nel post pandemia.
L’Emilia Romagna è la regione dove il movimento cooperativo rappresenta da sempre una componente decisiva in termini economici e sociali. Sarà ancora così in futuro?
«Sì, e lo è anche durante la pandemia. Pensiamo ad esempio al personale delle strutture sociali e sanitarie oppure a quello, in prevalenza femminile, addetto ai servizi di pulizia e sanificazione. Soci e lavoratori di cooperative, anche sociali, che hanno affrontato, e affrontano tuttora, con grande impegno la difficile fase creatasi nell’ambiente di lavoro con il Covid. In altre parole, non vedo il restringersi dello spazio cooperativo inteso come forma di organizzazione e gestione dell’impresa. Anzi si palesano opportunità che rappresenta- no un sfida per l’insieme del movimento cooperativo».
I danni della pandemia non sono uguali per tutti i settori e nemmeno per tutti i lavoratori. Corriamo pericoli di nuove disuguaglianze?
«Bastano pochi indicatori per comprendere come la crisi economica dovuta alla pandemia abbia pesato in modo differente creando disuguaglianze: gli operai sono stati colpiti il doppio rispetto ai quadri e dirigenti; le donne del 50% in più rispetto gli uomini; è calata la percentuale dei giovani occupati ed è cresciuta quella degli ultra cinquantenni; i settori del turismo, della ristorazione, della cultura sono stati colpiti tre volte più dell’industria».
Ma la ripresa ci sarà?
«La ripresa ci sarà. La sua dimensione dipende anche dai nostri comportamenti e dal tempo che ci mettiamo a portare a termine la vaccinazione. Il 2020 si chiude con circa il -6% di Pil sul 2019. Per il 2021 ci si attende in Emilia Romagna un +3%. Può sembrare poco rispetto a quanto perduto, ma da oltre un decennio si cresce di pochi decimali all’anno e una riprese del 3% è molta roba».
I miliardi del Recovery plan sono una soluzione anche alla carenza di progettualità?
«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato con i fondi del Next Generation Eu è una grande scommessa per l’Italia e la nostra Regione. La cooperazione vuole fornire un importante contributo con proposte e progetti. Ne cito alcuni: economia circolare coinvolgendo il settore manifatturiero, l’agricoltura, il commercio e turismo; la rigenerazione urbana e la qualità dell’abitare; la salute, recuperando investimenti nella sanità pubblica, nel sociale e nel welfare di comunità; la mutualità digitale; le comunità energetiche e autoconsumo. Sono idee e proposte che la cooperazione ha presentato come Alleanza cooperative italiane». (p.b.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 4 febbraio.
Nella foto: Daniele Montroni