Ausl, dal 9 febbraio i referti di laboratorio non arriveranno più per posta
Dal 9 febbraio non sarà più possibile chiedere la consegna a domicilio dei referti di laboratorio. Un servizio attivo nel circondario imolese da oltre un ventennio grazie al contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. È da qualche anno che questa novità era nell’aria. I disguidi dati «dall’allungamento dei tempi di consegna postale degli ultimi anni – come precisano dall’Ausl – e la contemporanea progressiva diffusione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse)» ne hanno decretato la parola fine.
Questo servizio «negli ultimi anni – precisa la direttrice amministrativa dell’Ausl di Imola Maria Teresa Donattini -, anche per una modificata organizzazione delle spedizio- ni postali, non garantiva più la tempestività necessaria, a fronte di un costo rilevante, di oltre 85mila euro l’anno, che la Fondazione Cassa di Risparmio ha sempre coperto ma che potranno in futuro essere meglio utilizzati per la riqualificazione tecnologica aziendale».
I referti ora saranno disponibili sul Fascicolo sanitario elettronico (già attivato da
oltre 63.200 assistiti dell’Ausl di Imola, circa il 48% del totale) o potranno essere ri- tirati nelle portinerie e nelle sale prelievi delle strutture sanitarie aziendali e in tutte le farmacie del territorio (a fronte del pagamento da parte del cittadino di 1,50 euro come rimborso spese). (r.cr.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 4 febbraio.
Nella foto: l’ospedale di Imola