Scuola, lo sciopero contro il rientro in classe non convince la maggioranza degli studenti
Nel giorno della riapertura delle scuole superiori, non ha avuto successo lo sciopero indetto nel fine settimana da tutti i rappresentanti di istituto delle scuole imolesi (Paolini-Cassiano, polo liceale, Alberghetti, Scarabelli-Ghini). Al contrario di quanti chiedevano il ritorno sui banchi in sicurezza e in continuità, come il comitato Priorità alla scuola che ha portato le proprie ragioni in piazza Matteotti sabato scorso, i promotori dello sciopero chiedevano invece di continuare a studiare da casa, almeno fino a quando il rischio di contagio da Covid non sarà sotto controllo.
«Questa non vuole essere una protesta contro il sistema scolastico né tantomeno contro le istituzioni in causa» queste le motivazioni messe nero su bianco in una lettera, firmata con un generico «I rappresentanti degli studenti imolesi». Citano l’articolo 32 della Costituzione: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell”individuo e interesse della collettività». «In questo particolare periodo, nel pieno di una nuova ondata, non reputiamo il diritto all’istruzione più importante di quello alla salute – aggiungono -. Troviamo ingiusto che molti di noi studenti debbano mettere a rischio la salute dei propri cari, perché obbligati a utilizzare mezzi pubblici per recarsi a scuola. Completamente incoerente la decisione di rimandarci tra i banchi, ora che gli indici di contagio sembrano addirittura peggiorare».
E concludono: «Generazioni gloriose prima della nostra hanno lottato per i diritti degli studenti, diritti ai quali noi non vogliamo rinunciare, ma nessuno prima di noi aveva mai dovuto scegliere tra l’istruzione e la salute. Noi studenti vogliamo che il nostro diritto all’istruzione venga tutelato, ma non a discapito del nostro diritto alla salute. Chiediamo pertanto di procedere con la didattica digitale integrata, fino a quando il rientro a scuola non potrà avvenire in sicurezza».
Basse, però, le percentuali di adesione nelle scuole imolesi. Al polo liceale e allo Scarabelli-Ghini il numero di assenze oggi risulta in linea con la media, al Paolini-Cassiano la percentuale di assenti oggi è di circa il 20%. All’Istituto Alberghetti, invece, oscilla dal 6 al 10%. E non tutti mancano all’appello perché hanno aderito allo sciopero. «Nella sede centrale – fa il punto la dirigente dell”Istituto Alberghetti, Vanna Monducci – su 770 studenti previsti oggi in presenza, gli assenti sono complessivamente 47 (e fra essi ci sono anche i ragazzi assenti per profilassi da Covid). Alla sede Ipia su 170 allievi previsti per oggi, le assenze complessive sono 18 (e fra essi, oltre agli assenti per profilassi Covid, ci sono anche alcuni studenti che hanno assenze prolungate). Chi è rimasto a casa senza motivo (fragilità o profilassi Covid) risulta assente senza motivo e – conclude – in questi casi non viene attivata la didattica a distanza». (lo.mi.)
Nella foto: la sede dell”Istituto Alberghetti in via San Benedetto