Coronavirus, meno casi attivi a Imola. Vaccini: forniture dimezzate, l’Ausl rallenta e sospende le prenotazioni. L’assessore Donini scrive a Speranza
Continua il trend di diminuzione dei casi attivi nel circondario di Imola scesi oggi a 855 persone. Nel bollettino odierno abbiamo anche 32 nuovi casi e 68 guarigioni. Dei nuovi positivi, su oltre 460 tamponi, 14 sono asintomatici, solo per metà individuati tramite tracciamento, 19 erano già isolati.
Non si registrano decessi e i ricoveri al Santa Maria della Scaletta scendono a 34 (-4), rimangono 12 in OsCo a Castel San Pietro e 13 in terapia intensiva, tra Bologna e Imola.
Nel resto dell’Emilia Romagna, invece, risalgono nettamente i ricoveri oggi: in terapia intensiva sono in tutto 238 (+4), negli altri reparti Covid sono 2.564 (+35). E ci sono altre 51 vittime tra cui una donna di 47 anni nel ravennate. Sono 1.153 i nuovi casi di positività; le persone guarite sono 1.703; i casi attivi, cioè i malati effettivi, scendono a 54.230, semplicemente in isolamento a casa con sintomi lievi sono il 95%. Dei nuovi contagiati, meno della metà, 547 sono asintomatici, solo 315 individuati nell’ambito di attività di tracciamento e screening.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena in testa con 260 nuovi casi; a seguire Bologna (184 più i 32 di Imola), Ferrara (135) e Cesena (102), poi Reggio Emilia (96), Rimini (92), Ravenna (88), Forlì (62), Piacenza (55), Parma (47).
Sul fronte della campagna vaccinale rimane complicata la situazione dopo la mancata consegna di tutte le forniture previste per questa settimana da parte della Pfizer. A Imola, “nella giornata di ieri l’Ausl ha proceduto a vaccinare con seconda dose i 25 operatori sanitari che avevano ricevuto la prima il 27 dicembre scorso, oltre a somministrare la prima dose a 39 ulteriori operatori”. Le prime dosi somministrate a ieri sono 2627. Il dimezzamento della consegna ha portato ad un rallentamento nel ritmo delle vaccinazioni per evitare di trovarsi scoperti sul fronte del completamento del ciclo a coloro che hanno fatto la prima dose. “Tra oggi e domani saranno somministrate 130 prime dosi di vaccino nelle strutture residenziali per anziani, mentre dal 21 gennaio partiranno le somministrazioni delle seconde dosi” spiegano dall’Ausl. Da venerdì scorso sono state bloccate le prenotazioni e rinviate alcune di quelle fatte.
Intanto l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffale Donini, ha inviato una lettera al ministro della Sanità, Roberto Speranza, e al commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, in cui chiede certezze sulle prossime consegne di vaccini e recupero nei tempi più rapidi possibili delle dosi programmate per l’Emilia Romagna questa settimana, ma non consegnate. “La riduzione della consegna di oltre 26.000 dosi porterà questa regione ad azzerare la inoculazione di prime dosi vaccinali, potendo garantire, con difficoltà, le sole seconde dosi” scrive Donini senza mezzi termini.
Aggiungendo la “necessità per questa regione, al fine di non incorrere nel rischio di non realizzare nei tempi previsti il completamento del ciclo vaccinale, di avere quanto prima garanzie circa il mantenimento per la settimana del 25 gennaio delle dosi previste e il recupero nei tempi più brevi possibili delle dosi non consegnate nel corso di questa settimana”.
Guardando poi all’immediato futuro, l’assessore ha chiesto anche una “prospettiva realistica dei tempi di consegna delle dosi previste per il mese di febbraio”, periodo rispetto al quale, ad oggi, sono note invece unicamente le quantità complessive.
“Oggi siamo partiti con i richiami, ovvero la seconda dose per completare la vaccinazione, sia del personale che lavora nella sanità regionale sia degli operatori e dei degenti delle cra. Ma a causa della mancata fornitura di Pfizer, le Aziende sanitarie per garantire tutti i richiami hanno dovuto rinviare di qualche giorno le nuove somministrazioni di prime dosi a coloro che si erano già prenotati”. (l.a.)