Droga e prostituzione a «Villa Inferno», l’inchiesta si allarga: ai domiciliari anche spacciatore di Casalfiumanese
Questa mattina, a partire dalle prime ore dell’alba, i carabinieri di Bologna hanno eseguito un’operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna a carico di cinque indagati ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di prostituzione minorile, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, pornografia minorile (realizzazione e divulgazione di filmati con minori) e tentata truffa aggravata. Tra loro anche un uomo di Casalfiumanese, finito ai domiciliari per spaccio di droga. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Letizio Magliaro.
L”operazione rientra nel secondo filone della cosiddetta inchiesta «Villa Inferno» che il settembre scorso portò alla luce un giro di festini a base di sesso e droga con giovani donne, tra le quali anche una ragazza di diciassette anni in una villa di Pianoro, ribattezzata così dai frequentatori. Tutto era iniziato a febbraio di un anno fa, quando una donna aveva denunciato diversi allontanamenti e l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte della figlia 17enne. Dai primi accertamenti condotti dai carabinieri di Bologna, venne avviata una complessa attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Bologna Stefano Dambruoso. Nel primo filone delle indagini era finito in carcere, tra gli altri, anche il proprietario della villa, ma furono ben nove i soggetti finiti nel registro degli indagati. A cui si aggiungono i cinque di questa mattina per un totale di quattordici individui finiti nel mirino della procura. (da.be.)
Foto concessa dai carabinieri