Coronavirus, molte guarigioni ma altre due vittime per Imola. Vaccini: è arrivato anche Moderna. Come funziona
Pochi tamponi fatti, pochi nuovi positivi e molte guarigioni, ma altre due vittime nel bollettino odierno dell”Ausl di Imola. Stabili i ricoveri.
I decessi fanno riferimento a due donne di 90 e 88 anni di Imola, ospiti di una casa di riposo privata. La morte è avvenuta ad inizio settimana. Su 187 tamponi molecolari e 188 antigenici rapidi sono stati 32 i nuovi casi positivi, sostanzialmente lo stesso numero di ieri, di cui 22 asintomatici, 18 sono stati individuati tramite tracciamento, 12 erano già isolate.
I guariti sono 87. Scendono così a 960 i casi attualmente attivi (malati/positivi) nei dieci comuni dei circondario di Imola.
Sostanzialmente stabili i ricoveri 47 (+2) al Santa Maria della Scaletta di Imola e 14 all”Osco Covid di Castel S. Pietro, 15 (-1) le persone ricoverate in Terapia Intensiva a Bologna.
Situazione analoga nel resto dell”Emilia Romagna. Meno casi ma si allunga ancora l”elenco dei morti: 66 oggi fra cui una donna di 53 anni e un uomo di 56 del ravennate. I nuovi positivi sono 1.178 su 15.883 tamponi, più della metà sono asintomatici individuati con tracciamento e screening.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 205 nuovi casi (a cui vanno aggiunti i 32 di Imola); a seguire Reggio Emilia (168), Rimini (166), Ferrara (144), Ravenna (143); poi Piacenza (86), Modena (79), Cesena (61), Forlì (54), Parma (40). Dei nuovi contagiati più della metà, 619, sono asintomatici, individuati grazie a screening e contact tracing. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 57.980, il 95% dei quali in isolamento a casa perché non necessita di cure particolari. In calo anche i ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 229 (-8 rispetto a ieri), 2.679 quelli negli altri reparti Covid (-51).
Prosegue a pieno ritmo la campagna di vaccinazione: a Imola ieri sono state somministrate 202 dosi; il totale dei vaccinati con prima dose al 12 gennaio ammonta a 1665.
In tutta l”Emilia Romagna si sono quasi raggiunte le 91 mila dosi somministrate. Oggi sono arrivate anche le prime 7.400 dosi del vaccino Moderna. Sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense, nell’ultima settimana ha ricevuto il via libera di Commissione europea e Agenzia italiana per il farmaco dopo il parere favorevole dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali.
Già in uso negli Stati Uniti, si tratta del secondo vaccino approvato in Europa. Le 7.400 dosi sono state suddivise tra le Aziende sanitarie di Parma, Modena, Bologna, Ferrara e Romagna (Forlì) e “verranno utilizzate per fare i vaccini nelle strutture socio-assistenziali da Piacenza a Rimini. Si tratta di oltre il 15% del totale della prima fornitura arrivata in Italia, costituita complessivamente da 47.000 dosi” segnalano dalla Regione.
Un flacone di Moderna permette di effettuare 10 somministrazioni, a fronte delle 6 possibili con il prodotto di Pfizer, ed è già pronto all’uso, senza richiedere quindi alcuna operazione di diluizione. Le due iniezioni devono essere effettuate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, e per il vaccino Moderna l’età minima è 18 anni, mentre quello Pfizer arriva fino a 16. Infine, il vaccino Moderna ha una conservazione che richiede una temperatura di stoccaggio di -20 gradi, rispetto ai -70 di Pfizer. (r.cr.)
Nel grafico l”andamento dei contagi ogni 5 giorni in Emilia Romagna dall”inizio dell”epidemia da Cov-Sars_2 in primavera al 12 gennaio, si nota la risalita della curva dopo le feste che preoccupa