L’Emilia-Romagna rinvia lo stop dei diesel Euro4 ed introduce misure straordinarie per ridurre l’inquinamento dell’aria
L’Emilia-Romagna cambia passo contro l’inquinamento dell’aria e lo fa introducendo nuove misure antismog. La Regione, infatti, è pronta ad avviare progetti strutturali già presentati al Governo nell’ambito del piano di ricostruzione nazionale attraverso i fondi europei del Next Generation Eu (proposte avanzate insieme a Piemonte, Lombardia e Veneto) e prepara un piano di interventi triennale, stanziando già quest’anno 21 milioni di euro, fondi che saranno ulteriormente incrementati nel 2022 e 2023.
Il piano della Regione si basa su tre assi prioritari di intervento: mobilità, riscaldamento, e agricoltura che sono stati presentati in videoconferenza dall’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo. Restano intanto in vigore fino al 31 dicembre 2021 le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, mentre si sospende il blocco dei diesel Euro4 che sarebbe scattato lunedì prossimo, 11 gennaio. A deciderlo l’ordinanza firmata ieri dal presidente Stefano Bonaccini. La valutazione delle Regioni e del Ministero è stata infatti che tale blocco non sia conciliabile, nell’emergenza pandemica, con le limitazioni di capienza imposte al trasporto pubblico locale. Per questa ragione si è ritenuto al momento di disporre un rinvio, con la contestuale adozione di misure compensative sul piano ambientale al fine di non arretrare sul fronte della lotta all’inquinamento e per la qualità dell’aria.
Ma cosa prevedono le nuove misure della Regione? In primo luogo, le misure strutturali ed emergenziali per la qualità dell’aria previste dal 1^ ottobre al 31 marzo saranno prolungate di un mese, fino al 30 aprile, in virtù del prolungamento della stagione termica. Dall’11 gennaio, inoltre, entreranno a far parte delle misure di blocco strutturali anche i veicoli euro 2 Benzina e Gpl e CH4 Euro 1. Restano viceversa sospese come detto le limitazioni per i veicoli diesel Euro4. È previsto il raddoppio delle domeniche ecologiche, fino a quattro al mese, a partire dal 24 gennaio (ad esclusione della domenica di Pasqua e del 26 dicembre), nei Comuni aderenti al Pair2020, domeniche in cui scatterà anche il blocco per i veicoli diesel Euro 4. E per favorire le politiche di mobilità dei cittadini, la Regione stanzierà 250 mila euro destinati ai Comuni capoluogo per l’adozione, nelle domeniche ecologiche, del biglietto unico giornaliero del trasporto pubblico locale fino ad aprile. Altri fondi saranno invece utilizzati per la mobilità sostenibile con misure a sostegno dei percorsi casa lavoro (bike to work, bike sharing, car sharing), delle piste ciclabili (piste emergenziali, ricuciture urbane, collegamenti interni ed esterni per poli lavorativi), delle strade scolastiche, percorsi sicuri casa-scuola, per l’acquisto di bici e la sostituzione dei mezzi più inquinanti della pubblica amministrazione. Per verificare il rispetto delle misure di limitazione della circolazione, verranno rafforzati i controlli. Cambia, inoltre, il meccanismo che attiva le misure emergenziali. Si baserà sulla previsione di superamento dei valori giornalieri di PM10 per tre giorni a decorrere da quelli di controllo (che aumentano da due a tre, il lunedì, il mercoledì e il venerdì) e fino al giorno di controllo successivo. Per ridurre gli inquinanti dovuti agli impianti di riscaldamento, la Regione varerà un bando per incentivare la sostituzione delle stufe, definendo una misura integrativa rispetto al bonus 110.
Altro capitolo importante della manovra messa a punto dalla Regione riguarda l’agricoltura. In primo luogo, in caso di attivazione delle misure emergenziali, sarà vietato dall’11 gennaio lo spandimento dei liquami zootecnici, misura che sarà estesa su tutto il territorio regionale con l’attivazione su base provinciale. Sono escluse le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo. Inoltre, sarà vietato anche l’abbruciamento dei residui vegetali nel periodo dal 1^ ottobre al 30 aprile, con eccezione dei trattamenti fitosanitari. In tutti i casi saranno potenziati i controlli per verificare il rispetto dei divieti. Da ottobre 2022, infine, diventerà obbligatoria la copertura delle vasche di stoccaggio degli effluenti zootecnici, misura che sarà affiancata da risorse e incentivi attraverso appositi fondi anche del Programma di sviluppo rurale. (da.be.)
Nella foto: l’assessore all’Ambiente Irene Priolo durante la videoconferenza
Corretto spandimento di liquami, digestato liquido, ecc e abbruciamento dei residui vegetali: chi controlla…… tutte regole che c’erano già, ma….”campa cavallo che l’erba cresce”!…..
Un po’ come la revisione di tutti i veicoli agricoli a motore, che una direttiva europea ci imporrebbe di fare periodicamente come per le auto, ma che l’Italia preferisce rinviare da oramai 10 anni….. pagando sanzioni: qui non diciamo “ce lo chiede l’Europa”….