Arance con il… Gas da Rosarno a Ozzano
Non più solo Ozzano Emilia. Dalla scorsa settimana il Popolo delle arance è infatti approdato a Imola. Un vasto assortimento di agrumi della Calabria possono essere ordinati e ritirati grazie ai Gruppi di acquisto solidali (Gas). Un metodo alternativo alla grande distribuzione organizzata dei supermercati. Le parole d’ordine sono «filiera corta» e «consumo solidale», alle quali si può aggiungere «libertà dale mafie». Si tratta di acquisti collettivi di agrumi, olio e altri prodotti calabresi provenienti da piccole aziende biologiche che rifiutano lavoro nero e caporalato.
Proprio da Ozzano gli agrumi del Popolo delle arance sono partiti alla conquista delle tavole dei bolognesi una decina di anni fa. «Ad Ozzano è nato il collettivo spontaneo Popolo delle arance che appoggia l’associazione di promozione sociale Sos Rosarno di Vibo Valentia, dal 2015 sdoppiatasi in cooperativa col nome Mani e Terra perché aumentavano sia le tonnellate di frutta movimentate sia il numero dei suoi sostenitori esterni» precisa Lorenzo Pascali, ozzanese di 47 anni, volontario e per molti aspetti motore della causa «arance etiche» a Bologna e provincia.
Oggi la cooperativa dà lavoro a 12-15 persone in Calabria. Nel capoluogo emiliano, la scorsa stagione invernale, da novembre 2019 ad aprile 2020, circa 250 clienti hanno scelto la frutta del Gas. «Quest’anno siamo a 400, dei quali 110 di Ozzano» sottolinea Pascali che di mestiere fa l’informatico presso l’Università di Bologna, ed è membro anche di Idee in Campo, l’associazione che ha costituito il mercato contadino di Ozzano del giovedì pomeriggio. (ti.fu.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 24 dicembre.
Nella foto (di Alessandro Fusella-Afa Studio): Lorenzo Pascali consegna le arance al mercato Terra Terra di Ozzano