Le 28 donne della nuova commissione Pari opportunità del Comune di Imola
Imola ha una una nuova commissione Pari opportunità, composta da 28 donne. Si tratta di Marzia Montebugnoli (Cisl Area metropolitana bolognese), Maria Rosa Franzoni (PerLeDonne), Virna Gioiellieri (Rete Archivi Udi), Michelle Suzzi (Focus D), Mirella Collina (Cgil Imola), Sonni Monduzzi (Spi-Cgil territorio di Imola), Angela Marcheselli (Circolo Fiorella Baroncini), Alessandra Davide (Trama di Terre), Isaura Veronesi (Cisl/Fnp), designate dalle associazioni femminili imolesi, e di Deanna Dalprato, Eva Virtute, Luana Tampieri, Federica Cicognani, Marta Gentili, Clorinda Mortero, Cristina Brini, Elisa Lapia, Giulia Barelli, Franca Daniela Tarozzi, Emanuela Bianchi, Antonella Caputo, Veronica Gioiellieri, Donatella Mungo, Luisa Rago, Giuditta Bellosi, Martina Linguerri, Morena Grandi, Elena Gardenghi, selezionate dall’assessora alle Pari opportunità Elisa Spada sulla base delle 33 autocandidature pervenute al Comune di Imola.
«Sono felice della grande partecipazione a questo bando – commenta Elisa Spada -. Sono molte le donne che si sono proposte mettendo in campo competenze anche molto diverse tra loro, da imprenditrici agricole, a insegnanti, avvocatesse, dottoresse, educatrici o esperte in progetti europei. Molte di loro sono giovani e per la prima volta si propongono per questo tipo di esperienza con motivazioni forti, che esprimono la voglia di impegnarsi per la propria comunità. Confidavo in questa multidisciplinarietà e in questa forte convinzione che saranno fondamentali per portare le politiche di genere in tutti gli ambiti delle politiche della nostra amministrazione».
In base allo Statuto comunale, le componenti della commissione Pari opportunità sono individuate sia attraverso l’acquisizione delle designazioni formulate dalle associazioni femminili esistenti sul territorio sia attraverso la selezione da un minimo di 10 ad un massimo di 20 «donne in possesso di specifiche competenze nei vari ambiti lavorativi, sociali, professionali utili alla elaborazione delle politiche di pari opportunità», che presentano la propria autocandidatura. La commissione durerà in carica fino ai sei mesi successivi all’insediamento del prossimo Consiglio comunale. Va infine ricordato che non vi sono costi a carico del Comune, in quanto la partecipazione alla commissione non prevede gettoni di presenza o indennità a nessun titolo. (lo.mi.)
Nella foto: l”assessora alle Pari opportunità del Comune di Imola, Elisa Spada (Isolapress)