Natura e fauna in Vallata ai tempi del Coronavirus, la situazione secondo Enduro Motor Valley
L’epidemia Covid-19 ed il conseguente lockdown che hanno segnato il 2020, si sono fatte sentire anche nelle zone più selvagge della nostra Vallata, da tempo visionate e controllate anche dall’associazione Enduro Motor Valley.
Matteo Montevecchi, imolese, titolare di un’impresa di grafica e comunicazione, fa il punto della situazione. «Lo stop forzato ci ha fatto scappare di mano la situazione, i sentieri, usualmente frequentati per le nostre escursioni in moto, li abbiamo ritrovati chiusi in molti punti da muri di vegetazione: in primavera, rovi e vitalbe crescono alla velocità della luce, con il loro peso fanno inesorabilmente crollare rami ed alberi sui sentieri che, senza una continua frequentazione, si chiudono nel volgere di pochi mesi». È dello stesso parere Roberto Marchetti agricoltore e tagliaboschi di Fontanelice: “Quando le normative ce lo hanno permesso ci siamo subito rimessi all’opera in varie zone, riaprendo la strada per il Santuario della Madonna del Rio, il tratto fra il Gardengo e il Rio di Gaggio, il sentiero che porta alla Lama, su richiesta del Comune di Fontanelice abbiamo bonificato il lungo fiume di Prato di Sotto e la Conca Verde, più decine di altri micro interventi che ognuno di noi organizza nelle zone che frequenta maggiormente». «La situazione sarà recuperabile nel 2021 – a detta di Simone Zaniboni, il Principe degli interventi in solitaria – se non avremo grossi danni da nevicate pesanti nei prossimi mesi. Sarà importante poter contare sulla collaborazione degli appassionati di mountain bike, che stanno crescendo di numero grazie alle bici elettro-assistite».
Sul fronte del monitoraggio faunistico fa il punto il veterinario Matteo Papa. «Il lupo è stabile come densità sulle nostre colline, ma si è molto allargato come areale verso la pianura dove ha trovato un gran numero di nutrie di cui cibarsi, non è raro che nostri colleghi lo segnalino sulle rive del Po. Una bella sorpresa l’abbiamo avuta nella zona di Monte Battaglia dove le nostre video trappole hanno immortalato per la prima volta un bel esemplare maschio di Martora (martes martes) un mustelide del quale non ci risultava la presenza». Conclude la carrellata Alessandro Magnani, portavoce del gruppo. «Sul fronte boschivo abbiamo avuto in estate l’incendio sul versante casolano di Monte Battaglia, ma i danni sono stati contenuti dai Vigili del Fuoco ed è bruciata una porzione di pineta di non grande valore ecologico. Ad un nostro sopralluogo di questi giorni si evidenzia già la presenza di qualche nuovo germoglio di quercia in mezzo alla cenere, che ci fa ben sperare in una buona ripresa della vegetazione».
Foto concessa da Enduro Motor Valley