«Le fotorime», come far parlare le immagini per il divertimento di bambini e genitori
È appena stato pubblicato da Bacchilega Editore Le fotorime (per acquistarlo clicca qui), libro di immagini, realizzate da Paola Scala, commentate e descritte da testi in rima scritti da Enrico Michelini, con un’introduzione ragionata sul tema scritta da Giancarlo Cerini, per mezzo del quale è possibile avventurarsi piacevolmente in un gioco di interpretazione possibile grazie alle oltre trenta immagini fotografiche accompagnate da altrettanti testi interpretativi in rima. A tale proposito sentiamo gli autori: «Abbiamo voluto fare una scelta di campo sul mondo dell’infanzia, esplorato attraverso “scatti” selezionati in contesti diversi, a loro volta rielaborati, in chiave interpretativa, in virtù delle mille suggestioni che essi sollecitano, mediante i testi in rima. Nell’uno e nell’altro caso, quello che intendiamo mettere in evidenza è il complesso e affascinante mondo infantile: un mondo in cui dominano curiosità, timore di abbandono, bisogno di affetto, desiderio di crescere, voglia di giocare e voglia di essere presi sul serio, necessità di conferme sul piano dell’autostima».
A proposito delle immagini Paola Scala afferma: «Ho ritratto i bambini, con tutta
la delicatezza possibile, cogliendone l’energia vitale e la forza espressiva. Ho preferito il bianco e nero rispetto al colore perché ho voluto lasciare più spazio all’immaginazione di chi legge la foto». Enrico Michelini commenta la scelta dei testi: «Anche la scelta di accompagnare le foto con una modalità interpretativa particolare, quale quella dei testi in rima, nasce da una chiara intenzione sul piano comunicativo: quella di individuare forme espressive che creino maggior empatia tra chi legge il testo collegato ad ogni immagine e i quadri d’infanzia che vi sono riportati. Il testo in rima, quasi una filastrocca o una canzonetta, è quanto di più vicino al bambino e al suo modo di leggere la realtà giocando. Sono testi in rima scritti da un adulto che si sforza di capire e, soprat- tutto, ascoltare il bambino o i bambini che la foto riporta. Sono riflessioni e dialoghi di bambini, ipotizzati dall’autore dei testi, in virtù di una consolidata frequentazione con il mondo dell’infanzia e che al mondo dell’infanzia ritornano, proprio con il ritmo e la musicalità di una canzoncina infantile». E concludono: «Questo è Le fotorime, un richiamo a tutti gli adulti ad avvicinarsi, o riavvicinarsi, al mondo infantile spostando l’obiettivo (l’occhio, ma anche la voce, il cuore…) ad altezza di bambino». (r.c.)