Sono 251 gli allievi del nuovo anno accademico della Fondazione Accademia Internazionale di Imola «Incontri con il Maestro»
Sono complessivamente 251, contro i 230 dello scorso anno, gli allievi frequentanti il nuovo anno accademico della Fondazione Accademia Internazionale di Imola «Incontri con il Maestro». È positivo il bilancio 2020 della Fondazione Accademia, il cui nuovo anno accademico ha avuto inizio in novembre, a seguito degli esami di ammissione svolti nel trimestre settembre/novembre 2020. Sale anche il numero degli allievi che hanno scelto i percorsi di laurea: degli 80 potenziali iscrivibili ai percorsi universitari, 42 sono gli allievi immatricolati, dato raddoppiato rispetto a quello dello scorso anno. «La mission della Fondazione si articola in un progetto culturale che abbraccia la musica classica – fanno sapere dalla Fondazione Accademia con un comunicato stampa -, applicando a tutti gli indirizzi il ‘modello didattico’ innovativo introdotto da Franco Scala per il pianoforte, e potenziando la qualità di tutti gli strumenti – già avviati da anni – a cominciare dalla nomina dei direttori, scelti per chiara fama e chiamati a vigilare sulle linee guida della Fondazione. Il nuovo assetto della Fondazione, oggi articolata in otto Accademie, tante quanti gli indirizzi di laurea, ha preso il via proprio in questo nuovo anno accademico, impegnando fin da subito direttori e docenti nella severa selezione dei talenti agli esami di ammissione. A settembre la Fondazione ha aperto il ciclo degli esami con l’Accademia pianistica diretta dal fondatore Maestro Franco Scala, per poi proseguire con tutte le altre discipline: il Flauto diretto da Andrea Manco, il Violino diretto da Boris Belkin, il Violoncello diretto da Enrico Bronzi, la Viola diretta da Antonello Farulli, la Chitarra diretta da Giovanni Puddu, la Composizione diretta da Marco Di Bari, la Musica da camera diretta da Marco Zuccarini».
Obiettivo dell’Accademia è da sempre la valorizzazione dei giovani, del loro talento e della loro realizzazione professionale. «Con questo nuovo assetto, la Fondazione consolida e garantisce la capacità di attrarre risorse nel territorio, sia in termini artistici e di offerta culturale, sia in termini economici, tanto per i finanziamenti a sostegno della Fondazione tanto per l’indotto a beneficio del territorio generato dalla sua attività», si legge nel comunicato. Al fine di garantire continuità e sviluppo nel lungo termine delle attività, l’Accademia si è recentemente trasformata in Fondazione. È retta da un consiglio di amministrazione presieduto da Corrado Passera, e composto da Davide Fiumi (vice presidente), Guido Carlo Alleva, Antonio Belloni e Veronica Marzotto. Le disposizioni del Cda sono messe in esecuzione dal sovrintendente Angela Maria Gidaro che si occupa della gestione generale.
Franco Scala, oltre ad essere il direttore dell’Accademia Pianistica, è coordinatore didattico ed armonizza le attività dei diversi indirizzi musicali, mentre il coordinatore culturale Stefano Fiuzzi coadiuva l”istituzione nei progetti di sviluppo internazionale e nella salvaguardia dei valori e delle linee guida. «Per quanto concerne la riorganizzazione dell’attività didattica a causa delle restrizioni da Covid – informano dall’Accademia sempre nel comunicato stampa -, la Fondazione ha proceduto con gli aggiornamenti periodici del protocollo anti-contagio secondo le linee guida dei Dpcm e in comunicazione con il Comitato Universitario Regionale. Allo stato attuale l’attività si svolge per il 30% in presenza e per il restante in modalità online. La Fondazione ha provveduto anche all’acquisizione di una piattaforma dedicata per le lezioni musicali online, proprio in questi giorni in fase di test». (r.c.)
Nella foto: un’immagine notturna dell’ingresso della sede dell’Accademia nella Rocca sforzesca di Imola