La messa della Vigilia sarà in tempo per rientrare prima del coprifuoco
La restrizione anti Covid del coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino cambia la tradizione secolare della messa natalizia della mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre. A dire la verità, già da anni alcuni sacerdoti hanno anticipato la celebrazione alla sera della vigilia, ma quest’anno non ci sarà possibilità di scelta per adeguarsi alle normative contenute nei Dpcm governativi al fine di contenere la diffusione del contagio da Coronavirus.
A questo fine la Cei, in una nota dei primi di dicembre, ha raccomandato ai parroci italiani di celebrare la messa nella notte di Natale prevedendo «l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto coprifuoco», ma anche di orientare i fedeli a «una presenza ben distribuita», per evitare assembramenti. I sacerdoti anche nelle parrocchie imolesi si stanno organizzando dunque per garantire a chi vuole assistere alla messa natalizia, in genere molto affollata, la possibilità di farlo in modo sicuro.
Oltre all’anticipo nella sera del 24 dicembre in orario che permetta il rientro a casa entro le 22, saranno infatti consentite, ove possibile, anche più celebrazioni rispetto al consueto, grazie ad un decreto della Congregazione vaticana del Culto divino che permette ai sacerdoti, non solo il 25 dicembre, giorno di Natale, ma anche il primo gennaio (festa di Maria madre di Dio) e il 6 gennaio (Epifania), di celebrare quattro messe anziché tre. (mi.ta.)
Nella foto: il Duomo di San Cassiano a Imola