Radioimmaginaria e i 4 consigli di Potito per un Natale ecologico
Quattro consigli per un Natale ecologico e fare un regalo all’ambiente. A dare questi consigli in un video è Potito, il dodicenne di Stornarella (Foggia), inviato di Radioimmaginaria, che si è imposto agli onori della cronaca quando nel settembre 2019, in vista dello Sciopero mondiale per il futuro, aveva deciso di presentarsi da solo nella piazza del suo comune per protestare contro il cambiamento climatico, armato solo di un cartello raffigurante una torta farcita di plastica con sopra scritto “I keep an eye on you” (vi tengo d”occhio). In seguito a questo gesto intraprendente è riuscito in collaborazione con «Le Iene» a discutere faccia a faccia con Sergio Costa, Ministro dell”ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Fino al 25 dicembre 2020 Potito conduce sui canali di Radioimmaginaria (il network europeo degli adolescenti dagli 11 ai 17 anni con più di 300 speaker provenienti da 50 città in 8 Paesi diversi) «CalenGREENdario», un podcast giornaliero di due minuti in onda alle ore 15:00, dove, seguendo l”idea di un calendario dell”Avvento, regala ogni pomeriggio un nuovo consiglio di ecologia quotidiana.
Per questo ha deciso di registrare in occasione delle prossime feste natalizie un video (per vederlo basta cliccare qui) dove spiega come piccolissimi accorgimenti nella vita di tutti i giorni possano rendere la nostra routine più ecologica: dall”indossare una mascherina lavabile, a preferire un sapone solido a quello liquido, fino ad usare una borraccia per bere o a scaricare le green app che aiutano ad avere una vita più sostenibile, seguendo il motto: «A Natale fate un regalo all’ambiente». L”emergenza climatica – affermano i ragazzi di Radioimmaginaria – è ancora un problema centrale per l”epoca che stiamo vivendo e ancora una volta ci vogliamo schierare dicendo che, nonostante la crisi ambientale sia stata messa in secondo piano rispetto alla pandemia in corso, iniziare a preoccuparsi dell”ambiente modificando le proprie abitudini quotidiane può essere davvero il primo passo per cambiare seriamente le cose». (da.be.)