Castel San Pietro tra due anni vuole salire… in ascensore
«Oggi più che mai è necessario sostenere le piccole attività commerciali del centro storico». È con questa motivazione che il sindaco Fausto Tinti rilancia un progetto di cui a Castel San Pietro si parla da anni. Si tratta dell’ascensore panoramico per colmare il dislivello fra il parcheggio di via Oriani (ospedale) e viale Carducci alle porte del centro storico (distanza oggi servita da una scalinata lunga e una rampa ripida).
Modificato più volte nel corso degli anni, dal tapis roulant coperto all’ascensore con annesso parcheggio a piani, il progetto oggi previsto a livello ancora preliminare mostra un semplice ascensore, già finanziato da un paio d’anni con un avanzo di bilancio accantonato dall’Amministrazione. Nel frattempo, tra incarichi tecnici e qualche modifica al progetto (struttura più «incassata» nella scarpata e pareti in parte vetrate e in parte in acciaio corten), i costi sono lievitati da 400 a 520 mila euro.
Ma c’è di più. Come approvato nella recente Giunta che ha riproposto e rivalidato l’opera, l’Amministrazione l’ha iscritta all’interno di un progetto più ampio per la riqualificazione del centro commerciale naturale da 690 mila euro che prevede anche un cofinanziamento ai privati per la riqualificazione degli esercizi commerciali del centro o per la loro promozione mediante eventi pubblici. Se il progetto castellano fosse giudicato positivamente, si aggiudicherebbe un contributo fino al 50% della spesa presentata, da parte della Città metropolitana. «La prima graduatoria del bando dovrebbe essere pronta in tempi brevi – prosegue Tinti -. Ad ogni modo, l’opera è finanziata e l’iter può procedere. Stiamo già lavorando al progetto definitivo da presentare al Consiglio comunale, alla città e alle associazioni di categoria il prossimo anno, quando contiamo anche di poter pubblicare la gara attraverso Area Blu e in un paio di anni da oggi arrivare al traguardo dell’opera finita». (mi.mo.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 3 dicembre.
Nella foto: il rendering dell’ascensore