Il festival itinerante «A ruota Libera» sbarca in streaming anche a Imola
Si chiama «Liberi di scegliere» l’appuntamento promosso dal Comune di Imola a conclusione di «A ruota Libera», il festival della cultura antimafia e slot-free del Nuovo Circondario Imolese, diffuso e itinerante nei suoi dieci comuni. L’iniziativa si svolgerà domani, sabato 5 dicembre, dalle 10 alle 12 con un webinar che vedrà la partecipazione di Enza Rando (vicepresidente Nazionale dell’associazione Libera) e di Roberto Di Bella (già presidente del Tribunale minorile di Reggio Calabria ed ora a Catania), insieme a cinque classi coinvolte nell’iniziativa. I cittadini potranno seguire l’appuntamento direttamente sulla pagina Facebook del Comune di Imola e su quella della Bim. «Sono particolarmente lieto di ospitare, anche se solo in modalità streaming, questo ultimo appuntamento del Festival, perché il tema è assolutamente centrale ed i relatori fra le personalità più indicate per parlarne. Oggi siamo tutti sempre più consapevoli che per sconfiggere le mafie sia necessario, a fianco della preziosa e indispensabile attività investigativa e repressiva della magistratura e delle forze dell’ordine, anche lo sforzo di tutta la società civile, per costruire una cultura della legalità sempre più diffusa, partendo proprio dal coinvolgimento e dal protagonismo delle nuove generazioni» sottolinea Giacomo Gambi, assessore alla Cultura e alla Legalità del Comune di Imola.
Il titolo dell”iniziativa, come detto, riprende il progetto «Liberi di scegliere», basato sul protocollo di intesa tra Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, Tribunale per i Minorenni, Procura per i Minorenni e Procura Distrettuale di Reggio Calabria, Procura Nazionale Antimafia e Libera e sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana che si propone di aiutare e accogliere donne e minori che vogliono uscire dal circuito mafioso e promuovere una rete di protezione e di sostegno per tutelare e assicurare una concreta alternativa di vita ai minori e alle loro madri, provenienti da famiglie mafiose. «Fin dalla sua costituzione, il Presidio imolese di Libera, oltre che realizzare una biblioteca della legalità, si è concentrato su due tematiche fondamentali per far vivere una cultura della legalità e della cittadinanza attiva nei nostri territori: le attività formative rivolte ai giovani (nelle scuole e tramite i Campi Estate Liberi) e le iniziative di prevenzione al gioco d’azzardo patologico» conclude Elisabetta Marchetti, referente del Presidio di Libera del Circondario Imolese. (da.be.)