Coronavirus, cresce l’attesa per il nuovo Dpcm. Bonaccini: «Nessun tana liberi tutti»
«Per il periodo natalizio serviranno misure che evitino il tana libera tutti». A dirlo è il presidente della Regione, Stefano Bonaccini che ha aggiunto come «visti i dati incoraggianti probabilmente nel fine settimana l’Emilia Romagna tornerà in zona gialla». In queste ore, intanto, è atteso il nuovo Dpcm che entrerà in vigore venerdì 4 dicembre. Al momento di andare in stampa con questo numero di «sabato sera», però, si rincorrono le indiscrezioni sulle misure che saranno adattate durante le Feste per contenere il virus. Ma cosa prevederà il decreto? Proviamo a fare qualche ipotesi.
La sensazione è che si vada verso un’Italia tutta gialla o quasi, dove saranno vietati gli spostamenti tra le regioni ed un blocco dal 19 dicembre al 6 gennaio (o il 10 gennaio) per raggiungere le seconde case ed evitare così di commettere gli errori dell’estate scorsa. Il Governo, però, sta pensando ad alcune deroghe: sarà sempre consentito rientrare presso la propria residenza o domicilio, mentre si sta vagliando la possibilità di un ritorno in famiglia per gli studenti fuori sede e per chi vuole trascorrere le feste con i genitori anziani o un parente malato, previa però autocertificazione.
Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 6 di mattina (non più alle 5) che mette così a rischio il cenone della vigilia e la notte di Capodanno: questo per cercare di limitare il numero di ospiti in casa fino ad un massimo di sei persone. Orari che obbligherebbero quindi ad anticipare la messa di Natale. Se i negozi rimarranno aperti fino alle 21, ovviamente con ingressi contigentati, così come i centri commerciali anche nel weekend, bar e ristoranti, invece, terranno le saracinesche abbassate a Natale e Santo Stefano. Chiusi gli impianti sciistici.
Sulla scuola, infine, il Governo sta vagliando un ritorno in classe dal 7 gennaio, ma c’è chi spinge per una riduzione della didattica a distanza già dal 14 dicembre. (da.be.)