Coronavirus, i soldi post «zona rossa» per il palazzo della Comunità di Medicina
Anni di cantieri in vista per il palazzo della Comunità di Medicina, uno fra gli edifici simbolo del centro storico del paese, che ospita l’ufficio Scuola e sociale, l’auditorium, la biblioteca, il museo civico, la pinacoteca e lo sportello Hera. L’intervento più significativo è sicuramente quello legato al milione di euro che la Regione Emilia Romagna ha destinato a Medicina in quanto ex «zona rossa». Ed il 3 agosto la Giunta di viale Aldo Moro ha annunciato lo stanziamento di risorse straordinarie in favore dei territori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria ed economica (a fianco di Medicina, le province di Piacenza e di Rimini), con l’obiettivo di «identificare progetti concretamente e rapidamente realizzabili e cantierabili – si legge nell’atto di indirizzo –, affinché il programma di investimenti straordinario sia attuato velocemente, con rigore e qualità degli investimenti».
I lavori interesseranno l’ala del palazzo della Comunità destinata ad ex abitazioni, all’angolo fra le vie Pillio e Cuscini, non utilizzata da tempo: «Le condizioni di degrado sono evidenti – osserva Matteo Montanari, primo cittadino –. L’edificio è stato parzialmente distrutto durante la seconda guerra mondiale e successivamente sono state ricostruite solo alcune delle porzioni perdute, con tecnologie piuttosto precarie. Alcune parti sono oggi mancanti oppure sono state ricostruite in modo approssimativo. In generale, l’edificio versa in abbandono». Il progetto prevede «un generale restauro e risanamento conservativo, partendo dal consolidamento delle murature e dal rifacimento della copertura – aggiunge Monta nari–. Ed una riorganizzazione degli spazi interni per una tipologia ad uffici». (lu.ba.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 26 novembre.
Nella foto: la porzione del palazzo della Comunità all’angolo tra via Pillio e via Cuscini