Coronavirus, 143 nuovi positivi e 10 decessi nelle cra per Imola. Sanitari positivi, l’Ausl riduce le attività. Donini: “Ancora tanti ricoveri, ma presto ritorneremo zona gialla”
Giorni complicati per il circondario di Imola. Numero record di nuovi positivi oggi ben 143 e 10 decessi refertati dall’Ausl di Imola. La nota positiva arriva dalle guarigioni 127, con il numero complessivo dei casi attivi (positivi/malati) che oggi è di 1.619. Tra i nuovi casi, inoltre, 88 sono asintomatici, 47 sono stati individuati attraverso il tracciamento, 28 sono riferibili a focolai già noti.
L’elenco dei morti racchiude decessi avvenuti anche nei giorni scorsi e che in parte riguardano ospiti di strutture per anziani dove il virus purtroppo è entrato da un paio di settimane e ha colpito duramente gli ospiti già fragili come solitamente accade in questi casi. 4 morti fanno riferimento alla cra Baroncini (dove sono i 5 positivi), 3 alla cra di Tossignano (dove sono 35 i positivi) ed 1 decesso alla residenza Villalba di Castel Del Rio. Si tratta di cinque donne di 95, 93, 86, 85 e 72 anni e di un uomo di 83 anni di Imola; due uomini di 86 anni residenti rispettivamente a Castel Del Rio e a Borgo Tossignano, una donna di Castel San Pietro di 96 anni e un uomo di 76 anni di Dozza.
Per quanto riguarda i ricoveri, attualmente sono 10 i pazienti positivi nell”OsCo di Castel San Pietro, 69 nei reparti Covid e 8 in Ecu del Santa Maria della Scaletta; una diminuzione “per dimissioni” precisano dall’Ausl. In terapia intensiva a Bologna restano 5 i pazienti del nostro territorio.
Ad oggi sono state confermate dal tampone molecolare 35 positività tra medici (5), infermieri e oss. “Ad oggi nessuno ha sintomi rilevanti e la grande maggioranza è del tutto asintomatica” sottolineano dall’Azienda sanitaria. Il focolaio individuato ad inizio settimana nel sesto piano dell”ospedale di Imola tra operatori e pazienti, ha costretto l’Ausl a rivedere alcune attività alla luce del gran numero di operatori in isolamento/quarantena: per prima cosa sono stati “chiusi” due degli 8 posti letto di semi-intensiva del Dea, poi sono state ridotte le prestazioni per esterni degli ambulatori diabetologici e reumatologici e il supporto ai turni notturni da parte dei chirurghi, come era già avvenuto nella prima fase della pandemia in primavera.
Al momento al sesto piano non sono presenti positivi al Covid, ma solo pazienti che con questi hanno avuto un contatto e pertanto sono stati isolati in un”area del reparto di Geratria. Il piano è stato bonificato da subito ed è stata eseguita la sanificazione e sanitizzazione di ciascuna camera di degenza dopo ogni trasferimento e dimissione di paziente Covid. Oggi sono stati effettuati anche i controlli di conformità di secondo livello che hanno rilevato una sola non conformità (la mancata etichettatura di un prodotto igienizzante).
Nel resto dell’Emilia Romagna oggi sono 2.172 i nuovi casi di positività poco meno della metà sono asintomatici, individuati grazie all”attività di contact tracing. La situazione dei contagi vede Bologna oggi in testa con 413 casi (a cui vanno aggiunti i 143 di Imola), poi Modena con 364, seguono Reggio Emilia (305), e a distanza le altre. Il numero dei casi attivi scende a 68.773, con il 95,8% che rimane la percentuale di coloro che si stanno curando a casa o asintomatici. Continua la diminuzione dei ricoverati in terapia intensiva che oggi sono 245 (-5), mentre quelli ricoverati negli altri reparti Covid restano stabili a 2.673. E ci sono ben 71 vittime, principalmente over 70, anche se sono morti un uomo di 49 anni a Modena una donna di 53 a Ferrara.
“Siamo ad un indice Rt di 1.07, eravamo a 1.14 la settimana scorsa, ci fa ben sperare, ma resta pressante la situazione nei reparti ospedalieri. Abbiamo avuto un alleggerimento ma siamo ad un 49% di saturazione dei posti letto ospedalieri leggermente sopra il limite richiesto del 40%, e siamo un po’ sopra anche per la saturazione delle terapie intensive che è del 33% con un limite del 30%. I dati che abbiamo ci collocano in un livello 2 con rischio alto però di impatto sulle strutture sanitarie, quindi per questa settimana continuiamo ad essere in zona arancione ma poi torneremo in zona gialla – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini -. I nostri ospedali stanno reggendo ma bisogna monitorare la situazione. L’Emilia Romagna a differenza di molte altre regioni che hanno dovuto sospendere l’attività programmata a livello chirurgico e ambulatoriale noi no: non dobbiamo fronteggiare solo il Covid ma continuare a curare le patologie che si presentano”. (l.a.)