Coronavirus, 121 nuovi positivi e un decesso a Imola. Il reparto Covid si amplia, l’Ausl riduce ancora la chirurgia, a Castello un reparto Covid post acuti
Situazione complicata nel circondario di Imola sul fronte dell’epidemia da Coronavirus. Continuano a crescere in tripla cifra i nuovi positivi, oggi sono 121, quelli registrati dall”Ausl di Imola, ma soprattutto aumentano le persone che necessitano di ricovero, tanto che l’ospedale di Imola è costretto a restringere ancora la chirurgia e relative prestazioni e ad utilizzare l’Osco di Castel San Pietro per i post acuti. E c’è anche un decesso, una donna di 95 anni di Fontanelice.
Tra i nuovi positivi di oggi per metà sono asintomatici, 53 sono stati individuati attraverso il tracciamento e 51 sono risultati collegati a focolai già noti. I casi attivi/positivi sono 1.485 nei dieci comuni del circondario, tolte le 70 persone guarite certificate oggi.
Ma a preoccupare, come detto, è la contestuale crescita dei ricoveri che accompagna il gran numero di positivi: ora sono in totale sono 75 nell’ospedale di Imola, senza contare i 4 (dato stabile) centralizzati in terapia intensiva a Bologna. Il terzo piano del Santa Maria della Scaletta è ora completamente dedicato al Covid, con 58 letti occupati, inoltre altri 9 sono al quarto piano, nell”area chirurgica ex otorino; poi ci sono gli 8 (dato stabile) in Ecu. In questo fine settimana si è quindi verificata “un”ulteriore erosione dei posti letto chirurgici, pur continuando ad essere operative le sale chirurgiche per gli interventi urgenti e programmati, anche se con criteri di priorità più stringenti” informano dall’Ausl. Inoltre, per tutelare pazienti e operatori, l’accesso dei visitatori ai reparti nonCovid dell’ospedale subiranno nei prossimi giorni ulteriori limitazioni.
Infine, la riorganizzazione della sanità prevede che, per permettere un miglior deflusso dei pazienti positivi non più acuti ma che necessitano ancora di assistenza, entro la settimana il quarto piano dell”OsCo di Castel San Pietro sarà trasformato in reparto post acuti Covid+. Una funzione che ha già assolto durante la prima di ondata primavera, cosa che, secondo le previsioni di metà ottobre della direzione dell’Azienda usl, non sarebbe più dovuto accadere. Ma l’andamento dell’epidemia ha deciso diversamente.
Per l’Emilia Romagna si apre la settimana decisiva che dovrà decidere se rimarremo in zona arancione oppure ritorneremo gialli, quindi con minori restrizioni. Oggi i nuovi casi sono 2.347 e i ricoverati in terapia intensiva sono 248 (-1), ma quelli negli altri reparti Covid salgono a 2.738 (+72) e si contano altri 34 morti, tra i 58 e i 102 anni (compresa la 95enne di Fontanelice).
Dei nuovi contagiati solo 1.160 sono asintomatici e 327 già in isolamento, 557 sono stati individuati all”interno di focolai già noti. I casi attivi salgono a 69.380 (+2.109), di cui il 95,7% sono positivi/malati in isolamento o che si stanno curando a casa perché non necessitano di ricovero ospedaliero. (r.cr.)
Il drive through a Castel San Pietro