Basket, quest’anno l’A2 parla castellano con i coach Cavina e Salieri
Il campionato di A2 sta per mettersi in moto. Nel girone «Verde», quello del nord, saranno al via il Torino di Demis Cavina e il Piacenza di Stefano Salieri. In quella A2 che, dopo 25 anni, non avrà più una squadra di Imola, ci saranno invece due tecnici di Castel San Pietro, che in riva al Santerno hanno comunque disegnato pagine importanti di Andrea Costa e Virtus. «Dopo qualche anno – ammette il coach di Torino Demis Cavina – sarà bello ritrovare Stefano Salieri da avversario e sarà particolarmente importante che accada in A2. In questa categoria, fatta di tante realtà, alcuni club hanno puntato su tecnici che fanno crescere i propri giocatori e Stefano è la persona giusta per il progetto Piacenza. Non amo le etichette e chi lo definisce un allenatore specializzato in serie B non mi trova d’accordo. Spesso lui ha scelto di lanciare giovani, pure in A2, anche quando non era l’esigenza societaria. È un vero allenatore e spero che anche lui lo pensi di me».
Stefano Salieri è pronto ad iniziare la sua quarta stagione in A2. Dopo Pavia, Biancoblù Bologna e Orzinuovi, il coach castellano si è seduto sulla panchina dell’Assigeco Piacenza, facendo accomodare al suo fianco l’imolese Lorenzo Dalmonte, «vice» corteggiato e voluto per accompagnarlo in un percorso che sarà tutt’altro che semplice, tra emergenza Covid e valore della squadra: un gruppo che sarà arduo trascinare verso la salvezza. «Ci stiamo allenando da metà settembre, ma l’ultima partita l’abbiamo giocata il 25 ottobre contro Milano in Supercoppa. Un calvario, perché loro avevano dei positivi in gruppo e ci siamo dovuti fermare per fare i tamponi. In seguito abbiamo dovuto annullare anche altre amichevoli, quindi la preparazione è stata troppo spezzettata. Con Cavina secondo me ci siamo incontrati solo una volta, ai play-off di serie B nel 1998, quando io allenavo San Lazzaro, mentre Demis subentrò a Nadalini nel Castel Maggiore. Quest’anno abbiamo obiettivi diametralmente opposti, ma è logico, perché lui è entrato di diritto a far parte dell’elite di questa categoria. Il nostro rapporto? Molto cordiale». (p.p. p.z.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 19 novembre.
Nella foto: Demis Cavina e Stefano Salieri