A Varignana l’oliveto più grande dell’Emilia Romagna
«Possiamo dire con certezza che è l’oliveto più grande dell’Emilia Romagna». Ad affermarlo con orgoglio è Chiara Del Vecchio, alla direzione delle Risorse umane di Palazzo di Varignana e del coordinamento generale di Agrivar, l’Azienda agricola di proprietà di Palazzo di Varignana (a sua volta controllata dal colosso dei servizi informativi bancari Crif ). Oggi, dei 300 ettari a disposizione, 150 sono dedicati ad oliveto. «Nel 2020 sono state messe a dimora 65.000 piante. In totale seguiamo oltre 100.000 olivi» precisa Del Vecchio.
Altri ettari sono destinati a vigneto, circa 42, altri a frutteto e orto, circa 40. Si producono e crescono uve prevalentemente autoctone, mele, pere, albicocche, ciliegie, fragole, mandorle ma anche zafferano, goji e 42 diverse erbe aromatiche. Tutti prodotti, anche trasformati, che sono poi utilizzati nella ristorazione del resort o destinati alla vendita. Palazzo di Varignana ha deciso di puntare in modo consistente sull’olio extravergine. «È un vero amore quello che abbiamo per l’oro verde, il re dei condimenti – precisa Del Vecchio -, un prodotto importante anche per la nostra salute. Grazie al supporto della scienza medica, si è giunti alla consapevolezza delle sue qualità salutistiche e viene sempre più utilizzato da popolazioni al di fuori dell’area mediterranea». (al.gi.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 12 novembre.
Nella foto: suggestivo scorcio degli olivi sui colli di Varignana