ConAmi, il presidente del Circondario imolese Matteo Montanari: «Un acceleratore per non perdere più occasioni»
Spenti i riflettori della Formula 1 e del ciclismo mondiale, è tempo di capire quale direzione prenderà nei prossimi anni il Consorzio Ami. Strumento propulsore di investimenti e sviluppo per tutti i 23 Comuni-soci a partire dai dieci del Circondario imolese, di fatto è noto alla maggior parte dei cittadini più per la prova di forza dell’ex sindaca di Imola Sangiorgi sulle nomine che l’ha ingessato per un anno e mezzo. Due mesi fa si sono svolte anche le elezioni amministrative nei due Comuni maggiori, Imola e Faenza.
Il Cda del presidente Fabio Bacchilega arrivato in primavera si è impegnato a presentare per novembre un nuovo piano industriale, aggiornamento del vecchio triennale dell’era Manara. Ma quali sono le richieste e le necessità ora dei territori? Abbiamo girato la domanda ai sindaci-soci. A partire da Matteo Montanari, primo cittadino di Medicina, nonché attuale presidente del Circondario di Imola, che racchiude metà del territorio del Consorzio. «Per prima cosa vorrei sottolineare che avere un autodromo pronto è stato fondamentale ma senza un ConAmi forte e un territorio unito dietro quei due eventi non sarebbero stati possibili. Tutti i Comuni sono stati d’accordo nel mettere risorse per realizzarli. Ma adesso dobbiamo parlare di cose serie, perché non facciamo dividendi per i nostri comuni con la F1 e il ciclismo, per quanto interessanti per il territorio». (l.a.)
Ulteriori apprendimenti e l’intervista a Matteo Montanari su «sabato sera» del 12 novembre.
Nella foto: Matteo Montanari davanti alla sede del Circondario, in via Boccaccio a Imola