Vendeva capi di abbigliamento contraffatti su WhatsApp, denunciata
Anche in questo periodo di emergenza sanitaria proseguono i controlli della guardia di finanza per contrastare la produzione e la vendita di prodotti contraffatti, destinati ad essere immessi nel mercato violando la normativa a tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
In tal senso, i militari della Compagnia di Imola hanno svolto mirate attività investigative a contrasto del fenomeno che molto spesso si avvale di network creati per mezzo delle principali applicazioni social, come appurato circa un mese fa e che portò alla denuncia di due giovani coniugi imolesi. Non è questo il caso, però, accaduto lo scorso 6 novembre quando i finanzieri di Imola, durante un normale controllo sul territorio, hanno fermato una donna imolese sulla sessantina nella cui autovettura sono state rinvenute diverse maglie e scarpe recanti note marche palesemente contraffatte. La donna aveva parcheggiato il veicolo sulla Montanara per fare delle commissioni ma al suo ritorno ad attenderla c’erano i militari, insospettiti dal numero di sacchi presenti nell’auto contenenti capi visibilmente falsi.
La successiva perquisizione del domicilio della fermata, situato nelle vicinanze, ha permesso, nel complesso, di rinvenire e sequestrare di più di 200 articoli, tra i quali borse, scarpe, giubbotti e tute recanti note marche come Louis Vuitton, Prada, Chanel, Moncler, Nike, Adidas e Puma, oltre a numerose ricevute e documenti relativi a spedizioni postali e ricariche di carte prepagate. Da ulteriori indagini, infine, si è scoperto che la donna, denunciata alla Procura della Repubblica di Bologna, utilizzava WhatsApp per i suoi traffici illeciti. (da.be.)
Foto concessa dalla guardia di finanza